Attentato a Nizza, Cei: «Ferma condanna della cultura dell’odio»

I vescovi d’Italia si stringono in preghiera alla comunità cattolica francese. Solidarietà anche dai leader Ue: «Uniti alla Francia nella lotta contro il terrorismo»

Anche i vescovi italiani partecipano al dolore della Francia, scossa ieri mattina, 29 ottobre, da un attacco terroristico nella cattedrale di Nizza intitolata a Notre Dame, dove un uomo armato di coltello ha ucciso tre persone, ferendone altre. Nella nota diffusa dalla presidenza della Cei si esprime «dolore e vicinanza alle vittime del crudele attentato di Nizza e alle loro famiglie, ai pastori e ai fedeli di Francia», unitamente alla «più ferma condanna della cultura dell’odio e del fondamentalismo che usa l’alibi religioso per corrodere con la violenza il tessuto della società». La presidenza Cei «si stringe in preghiera alla comunità cattolica francese, colpita ancora una volta da un’azione criminale e dissennata, nella speranza evangelica che l’odio di pochi non dissipi il patrimonio prezioso costituito da una grande maggioranza di persone di diverse religioni che, quotidianamente, testimoniano in pace l’esperienza gioiosa della fraternità nella multiculturalità».

Solidarietà alla Francia anche dai leader dell’Unione europea, «scioccati e rattristati», come si legge in una nota diffusa nel pomeriggio di ieri da Bruxelles, firmata dai 27 capi di Stato e di governo collegati in video conferenza sul tema della pandemia di coronavirus. «Condanniamo con la massima fermezza questi attacchi che rappresentano attacchi ai nostri valori condivisi – le parole dei leader Ue -. Siamo uniti e fermi nella nostra solidarietà con la Francia, con il popolo francese e il governo francese, nella nostra lotta comune e continua contro il terrorismo e l’estremismo violento». E ancora: «Chiediamo ai leader di tutto il mondo di lavorare per il dialogo e la comprensione tra comunità e religioni piuttosto che per la divisione».

30 ottobre 2020