Attentato a Istanbul, Comunità araba in Italia: franchising del terrore

Così il presidente Co-mai Foad Aodi definisce l’operato dello “Stato islamico” dopo l’attacco del 12 gennaio. «Il momento peggiore di sempre»

Così il presidente Co-mai Foad Aodi definisce l’operato dello “Stato islamico” dopo l’attacco in cui hanno perso la vita almeno 10 persone. «Il momento peggiore di sempre»

Un «franchising del terrore», cosi’ all’agenzia Dire, il presidente delle Comunità del mondo arabo in Italia (Co-mai), Foad Aodi, definisce l’operato dello “Stato islamico”, di cui i tragici eventi di Istanbul (dove ieri mattina, 12 gennaio, hanno perso la vita almeno 10 persone) sono solo gli ultimi di una lunga serie.

«Con quest’ultimo attentato – ha aggiunto – la situazione per noi musulmani peggiorerà ulteriormente. Per la nostra comunità è il momento peggiore di sempre, in Italia e nel resto d’Europa. Sono aumentate le discriminazioni nei nostri confronti e le paure. L’Isis sta cercando di instaurare un clima di odio tra l’Islam e l’Occidente con l’obiettivo di scatenare una guerra tra le due parti. E ci sta riuscendo».

«Compito nostro e dei governi di tutti i Paesi – conclude il presidente Comai – è combattere uniti il terrorismo, ma soprattutto non solo manifestare la solidarietà a tutte le vittime ma anche applicarla».

13 gennaio 2016