I vescovi del Belgio, comunica il direttore dell’Ufficio stampa della Conferenza episcopale padre Tommy Scholtes, «condividono l’angoscia di migliaia di viaggiatori e delle loro famiglie, degli addetti all’aviazione e delle equipe di soccorso che si ritrovano ancora una volta in prima linea. Affidano alla preghiera tutta questa nuova situazione drammatica, in particolare le vittime». I capellani dell’aeroporto intanto, rendono noto dalla Conferenza episcopale, restano tutti in servizio.

All’interno delle sedi istituzionali dell’Unione europea, tutte concentrate nello stesso quartiere, intorno al rond-point Schuman, a pochi passi dalla stazione metro di Maalbek, c’è l’ordine di non lasciare gli uffici. Presidiate dalle forze dell’ordine le strade, a parire da Rue de la Loi, che attraversa longitudinalmente il quartiere europeo. La città, attualmente, è paralizzata: fermi i mezzi pubblici sotterranei e di superificie; scuole e uffici evacuati. Il ministro dell’Interno Angelino Alfano annuncia su Twitter di aver convocato per le 15 il comitato nazionale ordine e sicurezza pubblica. «Attentati a Bruxelles colpiscono il cuore della nostra Europa», scrive. Alfano è da stamattina al Viminale in stretto e costante contatto con i vertici delle forze di polizia e dei servizi di intelligence. «Il mio pensiero va ai familiari delle vittime e alle persone coinvolte in questo efferato attacco terroristico che ha colpito il cuore dell’Europa». Al comitato nazionale sicurezza convocato per questo pomeriggio il compito di «valutare ulteriori misure di prevenzione e di contrasto alla minaccia terrorista».