Attentati in Sri Lanka, il vescovo di Chilaw: «Pregate per noi»

La testimonianza raccolta da Aiuto alla Chiesa che soffre: un «attacco totalmente inaspettato». L’invito a sostenere la ricostruzione di una chiesa

strage sri lanka mappaIl vescovo di Chilaw – Sri Lanka – Warnakulasuriya Devsritha Valence Mendis racconta al telefono gli «attacchi brutali» che hanno devastato il Paese nel giorno di Pasqua. Raggiunto dalla fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs), parla di «atti di violenza inaudita», che hanno avuto inizio nella Capitale Colombo. La prima delle esplosioni ravvicinate si è verificata infatti nel santuario di Sant’Antonio, la chiesa cattolica più nota dello Sri Lanka, designata come santuario nazionale. Dopo circa 45 minuti, una seconda chiesa cattolica è stata colpita: quella di San Sebastiano a Negombo, a circa 40 chilometri di distanza da Colombo lungo la costa occidentale. La bomba successiva è esplosa nella chiesa protestante di Sion a Batticaloa, sulla costa orientale. Nello stesso arco di tempo, sono stati colpiti nella Capitale anche tre hotel di lusso, molto frequentati dagli occidentali. Altre esplosioni si sono registrate ieri, lunedì 22 aprile, in diverse località del Paese, ma non sembrano aver provocato vittime.

Monsignor Mendis parla di «un attacco totalmente inaspettato», evidenziando come in Sri Lanka vi siano «relazioni pacifiche tra le diverse fedi». Lo stesso santuario di Sant’Antonio era «meta di pellegrinaggio per persone di ogni fede». Nel Paese, a maggioranza buddista, i cristiani rappresentano poco più del 9%. Da Acs ricordano come non siano mancati, negli ultimi anni, attacchi alle chiese cattoliche da parte di gruppi fondamentalisti buddisti – «come denunciato anche nelle più recenti edizioni del Rapporto sulla Libertà religiosa di Aiuto alla Chiesa che soffre» -; stavolta però la dinamica degli attentati, ancora non rivendicati, lascia pensare a «una matrice fondamentalista islamica. Le stesse autorità hanno ricevuto avvertimenti circa la possibilità di attacchi alle chiese da parte di combattenti Isis rientrati in Sri Lanka».

Per il presule, «quello commesso domenica è un crimine contro l’umanità. La nostra Pasqua si è trasformata da un giorno di festa a uno di lutto. Ma sono certo che i nostri fedeli sapranno far fronte a tanto dolore con coraggio e fede». Quindi un appello, lanciato attraverso Acs a tutti i cristiani del mondo: «Abbiamo bisogno delle vostre preghiere affinché la pace e l’armonia siano restaurate nel nostro Paese. Pregate per noi e per tutti i cristiani che soffrono a causa della loro fede». Nel frattempo, la fondazione risponde agli attentati invitando i suoi circa 18mila benefattori italiani a donare per il completamento della costruzione della chiesa di Sant’Antonio a China Bay, nella diocesi di Trincomalee, nello Sri Lanka orientale.

23 aprile 2019