Attentati di Giacarta, la rivendicazione dell’Isis

La conferma anche dal vice capo della Polizia: «Attacchi con la stessa modalità di Parigi. Dietro c’è lo Stato islamico». Morto un olandese dell’Onu

La conferma arrivata anche dal vice capo della Polizia: «Attacchi con la stessa modalità di Parigi. Dietro c’è lo Stato islamico». Morto un olandese che lavorava all’Onu

«Combattenti dello Stato Islamico hanno effettuato un attacco armato stamattina prendendo di mira i cittadini stranieri e le forze di sicurezza accusati di proteggerli nella Capitale indonesiana». È la rivendicazione degli attacchi di questa mattina, giovedì 14 gennaio, a Giacarta, diffusa dall’agenzia di stampa Aamaq, legata allo Stato islamico. «Atti di terrorismo», li ha definiti immediatamente il presidente indonesiano Joko Widodo, ribadendo la necessità di «perseguire e catturare questi uomini e la loro rete: non dobbiamo avere paura». Alcune ore dopo è stato il capo della Polizia a riferire di contatti tra Bahrum Naim, un esponente dell’Isis in Siria, e un gruppo di estremisti arrestati lo scorso agosto a Solo, nella provincia di Giava Centrale. Il gruppo, ha riferito, ha preparato cellule «per condurre degli attacchi con quello che veniva definito un “concerto di bombe” da realizzare a Capodanno, ma poiché li abbiamo anticipati hanno potuto agire solo ora».

«Attacchi con la stessa modalità di quelli di Parigi», confermano dalla Polizia locale. Il bilancio: almeno 7 morti, tra cui un olandese che lavorava negli uffici delle Nazioni Unite. Tra le vittime anche 5 dei 14 assalitori, che, non a caso, hanno colpito nel centro della città, di fronte al centro commerciale Sarinah, in una zona che ospita anche molti hotel di lusso, ambasciate e uffici. 150mila gli uomini della sicurezza schierati già dal mese di dicembre a protezione di chiese, aeroporti e altri luoghi pubblici, dopo che l’Isis aveva preannunciato un’azione che avrebbe messo l’Indonesia «sotto la luce dei riflettori». Ancora, alla vigilia degli attacchi di stamattina era stato diffuso anche un audio del leader di al Qaida Ayman al-Zawahiri diretto agli indonesiani e ai musulmani del sudest asiatico che li esortava a colpire interessi degli Stati Uniti e dei loro alleati.

14 gennaio 2016