Attacco in Congo, Mattarella: «L’Italia è in lutto»

L'ambasciatore italiano Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci uccisi insieme al loro autista mentre viaggiavano in un convoglio della Monusco, la missione Onu per la stabilizzazione nel Paese. Il cordoglio delle istituzioni e la nota della Cei

La conferma è arrivata nella tarda mattinata di ieri, 22 febbraio, dalla Farnesina: in un attacco a un convoglio della Monusco, la missione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione nella Repubblica democratica del Congo, sono rimasti uccisi a Goma l’ambasciatore italiano nel Paese Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e l’autista del convoglio Onu. «Non sono ancora chiare le circostanze di questo brutale attacco e nessuno sforzo verrà risparmiato per fare luce su quanto accaduto», si legge in un post su Facebook del ministro degli Affari esteri Luigi Di Maio, che esprime «grande sgomento» e «immenso dolore» per la morte di «due servitori dello Stato che ci sono stati strappati con violenza nell’adempimento del loro dovere». Lo Stato, scrive ancora Di Maio, «piange la perdita di due suoi figli esemplari e si stringe attorno alle loro famiglie e ai loro amici e colleghi alla Farnesina e nell’Arma dei Carabinieri».

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio inviato al ministro Di Maio parla di «vile attacco», affermando che «la Repubblica italiana è in lutto per questi servitori dello Stato che hanno perso la vita nell’adempimento dei loro doveri professionali in Repubblica Democratica del Congo. Nel deprecare questo proditorio gesto di violenza – prosegue – gli italiani tutti si stringono nel cordoglio intorno alle famiglie delle vittime, cui desidero far pervenire le condoglianze più sentite e la più grande solidarietà». E a nome del governo, anche il presidente del Consiglio Mario Draghi esprime «profondo cordoglio» per la «tragica morte» dell’ambasciatore, del carabiniere e del loro autista, stringendosi ai familiari, ai colleghi della Farnesina e dell’Arma dei Carabinieri. «La presidenza del Consiglio – si legge nella nota diffusa da Palazzo Chigi – segue con la massima attenzione gli sviluppi in coordinamento con il ministero degli Affari esteri».

«Condoglianze alla famiglia dell’ambasciatore e alla sua scorta» anche dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel. «Sicurezza e pace devono essere assicurato ovunque – dichiara -. L’Ue resterà accanto alla Repubblica democratica del Congo e al suo popolo». Dal cuore delle istituzioni europee, si unisce al cordoglio il presidente dell’Europarlamento David Sassoli, che parla di «profondo dolore. I miei pensieri e quelli del Parlamento europeo – assicura – sono con le famiglie di tutte le vittime».

Su Twitter il messaggio di «dolore e sgomento» del presidente della Camera dei deputati Roberto Fico per il «vile attentato» che ha colpito il convoglio su cui viaggiavano Attanasio e Iacovacci mentre la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, in una nota, esprimendo «vicinanza e cordoglio» ai familiari delle vittime, assicura che «l’Italia non dimenticherà mai i suoi “costruttori di pace”, caduti mentre cercavano di portare sicurezza e supporto ai popoli oppressi». Per la seconda carica dello Stato, «occorre però che la condanna nei confronti dei responsabili di questo ignobile atto sia accompagnata dall’impegno della comunità internazionale a combattere con ogni mezzo qualunque forma di violenza in quei territori».

Immediata anche la reazione del ministro della Difesa Lorenzo Guerini, che ha parlato di «vile e barbaro agguato che l’Italia, fermamente impegnata con la comunità internazionale, condanna con forza». Nelle parole del ministro, «profondo dolore» per l’attacco nel quale  hanno perso la vita «due servitori dello Stato. Alle famiglie dei nostri connazionali e di tutto il personale delle Nazioni Unite coinvolto – ha proseguito – va la nostra incondizionata riconoscenza e affetto. Siamo vicini e condividiamo il dolore delle famiglie per la perdita dei loro cari». Vicina «alle famiglie delle vittime, al corpo diplomatico e all’Arma dei Carabinieri» anche il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. La titolare del Viminale, si legge in una nota, ha espresso al ministro degli Affari esteri Luigi Di Maio e al ministro della Difesa Lorenzo Guerini il suo cordoglio per l’uccisione dell’ambasciatore Attanasio, del carabiniere Iacovacci e di un autista in servizio presso la rappresentanza diplomatica di Kinshasa.

La perdita del carabiniere Vittorio Iacovacci «ci colpisce profondamente», ha dichiarato nel suo messaggio di cordoglio il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Teo Luzi. «Siamo vicini al dolore dei suoi familiari e analoghi sentimenti vanno alla famiglia dell’ambasciatore e dell’autista che hanno perso la vita nella stessa circostanza. Un gesto vile che ci lascia sgomenti. I carabinieri ancora una volta pagano un prezzo altissimo per il loro servizio fatto di impegno e di sacrificio a difesa dei cittadini e delle istituzioni, in Italia e all’estero».

Affidata a un post su Facebook la reazione della Conferenza episcopale italiana. «Esprimiamo profondo cordoglio – si legge – per la tragica morte di Luca Attanasio, ambasciatore d’Italia nella Repubblica Democratica del Congo, del carabiniere Vittorio Iacovacci e del loro autista, uccisi in un attacco che ha colpito un convoglio internazionale nei pressi della città di Goma. Nel deprecare quanto avvenuto – proseguono i vescovi -, ricordiamo le parole di Papa Francesco nel messaggio per la Giornata mondiale della pace 2017: “La violenza non è la cura per il nostro mondo frantumato”. Ci stringiamo alle famiglie delle vittime, cui assicuriamo il ricordo nella preghiera. A loro porgiamo sentite condoglianze e grande solidarietà».

23 febbraio 2021