Attacco a Vienna, il rabbino capo: «Siamo scioccati»

Jaron Engelmayer raggiunto dall’Agenzia Sir: «La città è piombata nell’incubo del terrorismo». Chiuse sinagoghe, scuole ebraiche, supermercati e ristoranti kosher

Dopo l’attacco multiplo di ieri sera, 2 novembre, iniziato davanti alla sinagoga maggiore in Seitenstettengasse, nel centro della Capitale austriaca, dove molte persone si godevano l’ultima libera uscita prima del lockdown, Vienna è piombata nell’incubo del terrorismo. A raccontare la reazione della comunità ebraica è il rabbino capo Jaron Engelmayer, raggiunto dall’Agenzia Sir. «Siamo scioccati da questo attacco e dalla sua crudeltà», afferma. Teso il clima in città, dove continua la caccia agli attentatori in fuga, mentre uno è rimato ucciso negli scontri con la polizia. Era un simpatizzante dell’Isis, ha riferito il ministro dell’Interno. Ancora provvisorio il bilancio delle vittime: i morti sono tre, ai quali si aggiunge il terrorista, ma numerosi sono i feriti gravi.

«Al momento non ci sono prove chiare di chi o perché questo attacco sia stato effettuato. Pertanto, è troppo presto per dire se si intendesse colpire specificamente la comunità ebraica», prosegue il rabbino capo, rinnovando comunque la piena fiducia nelle forze di sicurezza. «Vienna – rileva – è una città dove le persone vivono insieme in pace. Siamo profondamente tristi e dispiaciuti per le vittime e preghiamo per i feriti». Intanto la comunità ebraica di Vienna rende noto in un comunicato che quando sono iniziati i primi spari, intorno alle 20 di ieri sera, il tempio cittadino era già chiuso  e la preghiera della sera era terminata. «Se la sinagoga sia stata anche l’obiettivo dell’attacco non può essere attualmente né confermato né escluso – si legge nel testo -. La situazione non è stata del tutto chiarita. Le nostre forze di sicurezza sono in stretto contatto con la polizia». A titolo precauzionale, tutte le sinagoghe, le scuole ebraiche, le istituzioni della Comunità ebraica, nonché i supermercati e i ristoranti kosher rimangono chiusi.

3 novembre 2020