Attacco a Vienna, almeno 4 i morti e 17 i feriti

Assalto in sei punti della città, il primo dei quali vicino alla sinagoga centrale. Numerosi i feriti gravi. Un terrorista armato ucciso dalle forze speciali: era simpatizzante Isis

Un commando terroristico ha sparato nella serata di ieri, 2 novembre, contro passanti e clienti dei locali nel centro di Vienna, affollata di persone alla vigilia del lockdown. Attacchi multipli, il primo dei quali vicino alla sinagoga centrale, tutti a colpi di fucile. Una dinamica simile a quella della notte del Bataclan di Parigi, il 13 novembre 2015, con gli attentatori che sparavano a caso nei locali. Il bilancio ufficiale: 4 civili uccisi, insieme a uno dei terroristi; 17 i feriti, tra cui 6 in gravi condizioni. Lo ha riferito nel corso di una conferenza stampa il capo della polizia della città Gerhard Puerstl. Il terrorista ucciso, ha riferito il ministro dell’Interno, era un simpatizzante dell’Isis. Ferito negli scontri anche uno dei poliziotti. Controlli serrati già dalla notte, dal cuore di Vienna fino ai confini del Paese, alla ricerca degli attentatori, «bene armati», ha ricordato il cancelliere Kurz, ancora in fuga.

Non si esclude il movente antisemita. Tutto è cominciato infatti vicino alla Sinagoga nella Seitenstettengasse, nel centro della Capitale austriaca, dove sono stati esplosi i primi spari, intorno alle 20. Udita anche un’esplosione. Poi il commando, composto da almeno 4 attentatori, avrebbe iniziato a fuggire, sparando in 6 luoghi diversi della città. Su Twitter la polizia di Vienna scrive di «molti sospetti armati di fucile». Alcuni media hanno parlato di ostaggi in un ristorante giapponese, ma la notizia non è stata confermata. Le forze speciali hanno dunque dato il via alla caccia all’uomo per le vie di Vienna, presto affiancate dall’esercito. Dal ministro dell’Interno Karl Nehammer l’appello tv ai viennesi a non uscire di casa perché l’emergenza è ancora in corso. Oggi, 3 novembre, rimangono chiuse anche le scuole.

Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha parlato di «attacco terroristico disgustoso», aggiungendo che l’Austria non si lascerà intimidire dal terrorismo. E l’Europa intera si è sollevata nella condanna vero «un atto codardo», nel segno dell’unità «contro l’odio e la violenza». Su Twitter anche la reazione del premier italiano Giuseppe Conte: «Non c’è spazio per l’odio e la violenza nella nostra casa comune europea». Immediata anche la reazione del presidente francese Emmanuel Macron, davanti all’ennesimo attacco in Europa, a pochi giorni dalla decapitazione di Samuel Paty e dagli attentati di Nizza e Lione. «I nostri nemici – ha detto – devono sapere con chi hanno a che fare. Non ci arrenderemo».

3 novembre 2020