Attacco a Nizza, arabi in Italia: «Unità contro il terrorismo»

La Co-mai (Comunità del mondo arabo in Italia), condanna l’attentato: «La vera religione, che parla di pace e dialogo, non ha niente a che fare con il terrorismo»

Anche la Comunità del mondo arabo in Italia (Co-mai) si esprime con fermezza contro l’attacco terroristico di ieri mattina, 29 ottobre, nella cattedrale di Nizza, nel quale tre persone sono rimaste uccise e altre sono state ferite. A intervenire con una nota è il presidente Foad Aodi: «Ancora una volta dentro a una chiesa pagano con la vita persone innocenti per colpa di fanatici che utilizzano la religione secondo scopi personali», afferma. Nelle parole di Aodi, che guida anche l’Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) ed è membro del registro esperti Fnomceo, «la vera religione, che parla di pace e dialogo, non ha niente a che fare con il terrorismo. Da anni – riferisce – Co-mai è impegnata nel dialogo interreligioso e ancora una volta ci troviamo a condannare il terrore a Nizza, come in altre città della Francia».

Il presidente della Co-mai riconosce che «è un momento molto difficile a livello internazionale per colpa del coronavirus» ma proprio per questo «il mio richiamo all’unità è ancora più forte – aggiunge -. Non c’è solo l’emergenza sanitaria da affrontare ma anche il terrorismo di chi in nome di Dio attenta alla vita altrui». Nell’analisi di Aodi, le recenti dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron «sono state utilizzate per incoraggiare persone “malate”, con crisi d’identità, oppure “lupi solitari”, al fine di scatenare una guerra interreligiosa tra le civiltà. Dobbiamo essere un muro contro tali alibi».

Di qui l’appello alla «responsabilità» rivolto a ogni leader politico mondiale. «Purtroppo talune dichiarazioni possono essere strumentalizzate, possono costituire un alibi al terrore. Non è ovviamente una giustificazione ma un richiamo a combattere insieme contro il terrorismo. Chi sbaglia – conclude – deve pagare senza se e senza ma». Quindi un’ultima richiesta, rivolta direttamente al mondo arabo e musulmano in Italia e in Europa: quella di «continuare nella loro azione a favore del dialogo interreligioso». La preghiera di oggi, 30 ottobre, intanto, ha ricordato, sarà dedicata «alle vittime e contro il terrorismo».

30 ottobre 2020