Athletica Vaticana agli Europei dei piccoli Stati

La squadra per la prima volta in una gara internazionale ufficiale, al San Marino Stadium. Con risultati oltre le attese. Il testimone della staffetta firmato dal Papa

Il testimone della staffetta firmata dal Papa – «un grande incoraggiamento per tutti», il commento nella cerimonia di apertura, il 5 giugno – e l’abbraccio fraterno con atlete e atleti dei piccoli Stati d’Europa. Questi i tratti distintivi dei Campionati di atletica leggera che si sono svolti al San Marino Stadium, nei quali è scesa in campo per la prima volta in una gara internazionale la squadra di Athletica Vaticana. Con gli atleti “del Papa”, hanno partecipato ai Campionati oltre 170 atleti di San Marino, Albania, Andorra, Armenia, Cipro, Georgia, Gibilterra, Kosovo, Liechtenstein, Lussemburgo, Macedonia, Malta, Moldova, Monaco e Montenegro. Idealmente presenti anche gli sportivi di Azerbaigian, Bosnia ed Erzegovina e Islanda che non sono riusciti a essere presenti per l’emergenza sanitaria.

Per la formazione di Athletica Vaticana, risultati ben oltre le attese. A iniziare dall’esordio con Beatrice Bellapadrona – quarta nel lancio del giavellotto -: la prima atleta vaticana a esordire ufficialmente in una manifestazione internazionale. Sui 400 metri, Simone Adamoli ha ottenuto il suo primato personale (48”48) realizzando il sesto tempo in una gara di buon livello. Primato personale anche per Emiliano Morbidelli sui 3000 metri (9’29”54) e ottavo tempo. Infine nella staffetta (quattro frazioni di 100, 200, 300 e 400 metri), settimo tempo per la formazione vaticana (2’08”12) composta da Giuseppe Zapparata, Alessio Moscetti, Paolo Piersanti con di nuovo in pista Simone Adamoli. A coordinare il settore tecnico Claudio Carmosino con Michela Ciprietti, capitana del team (ha vinto anche la Mezza maratona di Vienna) ma fermata da un infortunio, e monsignor Melchor Sanchez de Toca, sotto-segretario del Pontificio Consiglio della cultura.

«Abbiamo partecipato con il nostro stile semplice, in fraternità con tutti, nello stile della passione “amateur” e di gratuità che ci indica il Papa, cercando di testimoniare la nostra fede e il nostro incoraggiamento a rilanciarci tutti insieme anche attraverso lo sport – è il commento dei componenti della delegazione vaticana -. Non siamo venuti a San Marino per correre “e basta” ma per costruire ponti di amicizia, tra noi e con gli altri». Ieri mattina, 6 giugno, la conclusione della trasferta con la celebrazione della Messa nella cappella della Casa di spiritualità “San Giuseppe”, dove avevano sistemato il loro quartier generale.

7 giugno 2021