Atac, si lavora per evitare il fallimento

Roma Capitale ipotizza la strada del concordato preventivo in continuità. L’obiettivo: ristrutturare i debiti, sotto l’egida del Tribunale. Raggi: «Non ci saranno tagli»

C’è attesa per l’esito del consiglio straordinario sull’Atac, l’azienda municipale per i trasporti autoferrotranviari del Comune di Roma, convocato per oggi pomeriggio, giovedì 7 settembre, in Campidoglio. Da poco si è concluso l’incontro tra l’assessore ai Trasporti di Roma Capitale Linda Meleo e i sindacati Cgil, Cisl e Uil i quali, non sentendosi rassicurati, annunciano che «le procedure per lo sciopero di martedì 12 settembre  rimangono in piedi. Attendiamo un nuovo incontro per lunedì».

L’assemblea capitolina da tempo è alla ricerca di un piano per salvare l’azienda sulla quale pesa un debito di circa 1,35 miliardi accumulato negli anni. Una vicenda che non è andata in ferie neanche in una delle estati più calde degli ultimi anni e che fino a questo momento ha visto le dimissioni dell’ex direttore generale Bruno Rota, dell’amministratore unico Manuel Fantasia, dell’assessore al Bilancio, Andrea Manzillo e l’addio del direttore operativo Alberto Giraudi.

L’amministrazione ha ipotizzato di intraprendere la via del concordato preventivo in continuità, vale a dire l’elaborazione di una proposta da presentare ai creditori per ristrutturare i debiti, sotto l’egida del Tribunale. Scelta che impensierisce non poco i dipendenti, preoccupati da possibili tagli, e che hanno quindi deciso di organizzare un presidio in piazza del Campidoglio proprio durante i lavori del consiglio comunale.

Per scongiurare tagli salariali e di personale (sono 12 mila i dipendenti di Atac) sono al lavoro il neo assessore al Bilancio Gianni Lemmetti, l’assessore alla Mobilità Linda Meleo e i vertici della municipalizzata. Prime rassicurazioni sono arrivate dal sindaco Virginia Raggi: «Non ci saranno tagli – ha affermato -, saranno mantenuti i livelli salariali e occupazionali. Noi chiediamo la collaborazione ai dipendenti e ai cittadini, perché il nostro obiettivo è quello di mantenere Atac pubblica e di rilanciarla. Un’azienda pubblica, se condotta bene, può essere efficiente e fornire un servizio di qualità. Noi – ha ricordato – abbiamo cominciato da subito a occuparci di questa azienda. Abbiamo messo in strada 45 filobus e sbloccato l’acquisto di 150 autobus che erano fermi da tempo. Dall’inizio abbiamo avviato una serie di attività per migliorare il servizio ma ci vorrà del tempo affinché si possa costituire una normalità che manca da tanto. Chiediamo la collaborazione di tutti perché è un percorso importante nel senso del rilancio dell’azienda e della qualità del servizio. Questo – ha concluso – è il nostro obiettivo. Speriamo di essere accompagnati in questo percorso proprio dai dipendenti».

7 settembre 2017