Arrivati a Fiumicino 20 afghani con i corridoi umanitari

Il volo proveniente da Islamabad è atterrato all’alba del 23 novembre. A bordo anche neonati e anziani. Il benvenuto con pranzo tradizionale alla mensa di via Dandolo

Sono arrivati a Fiumicino nelle prime ore di questa mattinata, 23 novembre, con un volo proveniente da Islamabad, 20 profughi afghani – nuclei familiari e singoli -, grazie ai corridoi umanitari promossi dalla Comunità di Sant’Egidio, d’intesa con i ministeri dell’Interno e degli Esteri. Nel gruppo anche alcuni neonati e anziani. Erano rifugiati in Pakistan dall’agosto 2021 e hanno trascorso oltre due anni in condizioni estremamente precarie in un campo informale nel centro di Islamabad. Dopo la caduta di Kabul e la grande mobilitazione iniziale, infatti, molti tra gli afghani hanno trovato rifugio nei Paesi confinanti, restando in attesa di reinsediamento. Per molti però la situazione è diventata ancora più pericolosa dal momento che diversi Paesi ospitanti hanno iniziato a rimandare i profughi in Afghanistan, dove le condizioni politiche li espongono a notevoli pericoli.

Dopo l’atterraggio, i profughi hanno effettuato le procedure di identificazione presso un’ala appositamente riservata dell’Aeroporto internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino; quindi, alle 12,30, il pranzo di benvenuto nella mensa di via Dandolo 10, con menù tradizionale afghano, preparato dai loro parenti e connazionali giunti nei mesi precedenti in Italia sempre grazie ai corridoi umanitari. Successivamente, saranno accolti a Roma in diverse strutture, alcune delle quali messe a disposizione da congregazioni religiose, e subito avviati verso l’integrazione, a partire dall’apprendimento della lingua italiana, alla scuola, per i minori, e all’inserimento lavorativo, per gli adulti.

«Complessivamente, i corridoi umanitari – promossi da Sant’Egidio insieme a diverse Chiese e realtà associative – hanno finora consentito l’arrivo in sicurezza di oltre 6.800 rifugiati in Europa (5.700 in Italia), tra cui circa 850 afghani. Questo progetto, interamente autofinanziato – rivendicano dalla Comunità -, è realizzato grazie a una rete di accoglienza diffusa, sostenuta dalla generosità di tanti cittadini italiani, e rappresenta un modello di successo, che coniuga solidarietà e sicurezza».

23 novembre 2023