Arriva la versione italiana della app Delecyberbullying

Si rivolge a studenti, docenti e genitori. Disponibile anche una help-line per le vittime. Il lancio a cura dell’Age, presto nelle scuole con un progetto

Si rivolge a studenti, docenti e genitori. Disponibile anche una help-line per le vittime. Il lancio a cura dell’Age, presto nelle scuole con un progetto

Un bambino europeo su 5 è vittima di bullismo. Di questi più della metà cade in depressione, mentre oltre un terzo dichiara di aver danneggiato se stesso (35%) o di aver pensato al suicidio (38%). Sul versante degli adulti invece il 34% ritiene che il bullismo sia «una parte normale della crescita»; «formazione del carattere» per 1 adulto su 6. Sono i dati che emergono dal sondaggio condotto da BeatBullying per la campagna #Deletecyberbullying (su Twitter con il profilo @deletecyberbullying, hustag #deletecyberbullying) su oltre 2mila ragazzi e adulti in tutta Europa. Dati che non diventano più rassicuranti analizzando lo specifico della situazione italiana, rileva il presidente dell’Age (Associazione italiana genitori Fabrizio Azzolini) Fabrizio Azzolini. Proprio per questo l’Age è scesa in campo per lancire anche in Italia la app Cyberbulling, dedicata a studenti, docenti e genitori.

Un quiz interattivo per ragazzi, insegnanti e famiglie, una help-line per le vittime, un video di sensibilizzazione, un manuale per insegnanti. L’applicazione, realizzata dai genitori della Coface (Confederazione delle organizzazioni familiari nell’Unione europea, a cui l’Age  aderisce), con il sostegno finanziario del programma europeo Daphne, è «parte di un progetto più ampio su bullismo e cyberbullismo rivolto soprattutto ai genitori dei ragazzi in età scolare che l’Age sta mettendo a punto secondo le indicazioni fornite dalle nuove linee guida contro bullismo e cyberbullismo del ministero dell’Istruzione», continua Azzolini.

In particolare, il quiz interattivo verifica la conoscenza che ragazzi, genitori e insegnanti hanno del cyberbullismo e di internet, rispondendo in questo modo alle loro domande sul fenomeno, con la possibilità di condividere il proprio punteggio su Facebook. Per i ragazzi è disponibile anche un quiz di auto diagnosi, che reindirizza le vittime di cyberbullismo alla helpline di assistenza, dove possono contattare direttamente esperti per una consulenza specifica. Infine, un pulsante visualizza in tempo reale le informazioni necessarie per accedere all’assistenza diretta. Ancora, la app include anche un video di sensibilizzazione sul cyberbullismo, in inglese, consultabile anche su YouTube in 12 diverse lingue e un sondaggio che aiuta i docenti a comprendere meglio le loro aspettative e la loro esperienza con episodi atti di cyberbullismo. Per gli insegnanti c’è anche un manuale che fornisce  materiale didattico per lezioni sul fenomeno, insieme a una sezione dedicata alle informazioni sul progetto.

L’applicazione per tablet e smartphone Android, tradotta in italiano grazie alla responsabile dell’Ufficio Europa dell’Age Sabrina Greco, che rappresenta l’associazione nell’ambito della Cofaceè gratuita e può essere scaricata direttamente da Google Play e a breve anche dal sito dell’Age. Presto anche la versione per iOS. Oltre che in Italia è disponibile anche in  Belgio, Francia, Paesi Bassi, Regno Unito, Irlanda, Croazia, Ungheria, Bulgaria, Spagna, Grecia, Cipro, Lussemburgo, Danimarca, Finlandia, Islanda, Germania e Svezia, nelle rispettive lingue.

15 luglio 2015