Arrestato il presidente del Consiglio comunale De Vito

L’accusa: corruzione. A eseguire l’ordinanza, i carabinieri del Comando provinciale di Roma. L’indagine sulle procedure per la realizzazione del nuovo stadio della Roma. Il sindaco Raggi: «Nessuno sconto»

Corruzione. Questa l’accusa con la quale questa mattina, 20 marzo, all’alba è stato arrestato Marcello De Vito, presidente dell’assemblea capitolina, di appartenenza M5S. A eseguire l’ordinanza, i carabinieri del Comando provinciale di Roma, che hanno perquisito il suo appartamento e anche alcuni uffici in Campidoglio. Le manette sono scattate nell’ambito dell’inchiesta della Procura sul nuovo stadio della Roma: secondo i pm Barbara Zuin e Luigia Spinelli, l’esponente grillino avrebbe incassato, direttamente o indirettamente, delle elargizioni dal costruttore Luca Parnasi, in cambio di un appoggio al progetto collegato allo stadio, all’interno dell’amministrazione guidata dal sindaco Virginia Raggi.

La misura cautelare emessa riguarda in tutto 4 persone: 2 sono in custodia in carcere, gli altri ai domiciliari. Emessa anche una misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriale nei confronti di due imprenditori. I reati ipotizzati, a seconda delle posizioni, sono di corruzione e traffico di influenze illecite. L’indagine riguarda, oltre alle procedure connesse alla realizzazione del nuovo stadio, anche la costruzione di un albergo presso la ex stazione ferroviaria di Roma Trastevere e la riqualificazione dell’area degli ex Mercati generali di Roma Ostiense.

L’indagine, denominata “Congiunzione astrale”, sembra aver fatto luce su una serie di operazioni corruttive realizzate da imprenditori attraverso l’intermediazione di un avvocato e un uomo d’affari, che secondo l’accusa avrebbero fatto da raccordo con De Vito al fine di ottenere provvedimenti favorevoli alla realizzazione di importanti progetti immobiliari. Tra gli indagati, figurano anche – con l’accusa di traffico di influenze illecita -, Claudio Toti, attuale presidente della squadra di basket cpaitolina Virtus Roma, e Pierluigi Toti. Secondo la Procura, De Vito sfruttando le relazioni che aveva in Campidoglio si era fatto promettere dai due imprenditori 110mila euro in cambio del suo interessamento con il pubblico ufficiale incaricato di approvare il progetto di riqualificazione degli ex mercati generali di Ostiense.

«Nessuno sconto. A Roma non c’è spazio per la corruzione – il commento del sindaco Raggi su Facebook -. Chi ha sbagliato non avrà alcuno sconto da parte di questa amministrazione. La notizia dell’arresto di Marcello De Vito è gravissima: ho piena fiducia nella magistratura e nel lavoro dei giudici». La prima cittadina della Capitale è ferma nella sua posizione: «Nessuna indulgenza per chi sbaglia. Ho dichiarato guerra alla corruzione e respinto i tentativi di chi vuole fermare l’azione di pulizia che portiamo avanti. Qui non c’è spazio per ambiguità. Avanti fino in fondo, senza se e senza ma, per la legalità».


20 marzo 2019