«Wojtyla, uomo grande per umanità e santità»

Il ricordo del cardinale Canestri nella prima assemblea di tutti i gruppi di preghiera dei Figli Spirituali di Giovanni Paolo II di Federico Chiapolino

Lo scorso 7 dicembre presso l’aula Paolo VI della pontificia Università Lateranense si sono riuniti per la prima volta in assemblea tutti i gruppi di preghiera Figli Spirituali di Giovanni Paolo II. A concludere i lavori è intervenuto il cardinale Giovanni Canestri, arcivescovo emerito di Genova, al quale la berretta rossa venne imposta proprio dal Papa polacco. «Del Servo di Dio Giovanni Paolo II – ha esordito il porporato – ho tanti ricordi che caratterizzano la sua grande figura carismatica e dai quali emerge un uomo in grado di immergersi profondamente nella preghiera».

Il cardinale Canestri, di origini piemontesi, a Roma seminarista, presbitero, vicario parrocchiale, parroco e primo ad essere nominato vescovo ausiliare nella nostra diocesi e, in seguito, anche vicegerente, ha aggiunto poi che Wojtyla «era un uomo grande per umanità e santità». All’assemblea, aperta con il saluto d’indirizzo della fondatrice dell’associazione, la domenicana suor Maria Rosa Lo Proto, ha preso parte monsignor Giangiulio Radivo, assistente ecclesiastico del movimento, il quale ha spiegato che «l’ultima enciclica di Papa Benedetto XVI, intitolata “Caritas in Veritate”, è un compendio della dottrina sociale della Chiesa e dovrebbe riprendere un’altra enciclica, la ”Populorum Progressio” di Paolo VI, ma di fatto è un grande tributo al Servo di Dio Giovanni Paolo II: vi si trovano infatti moltissime citazioni tratte dal suo magistero».

Durante l’incontro spazio inoltre alle testimonianze di alcuni “Figli Spirituali”, tra cui quella di Enrico Folgori, consigliere della Provincia di Roma, di cui è stato letto un breve testo dal fratello Michele, anch’egli consigliere nel X Municipio. Sono intervenuti anche alcuni sacerdoti incaricati dei vari gruppi di preghiera affiliati al movimento: attualmente sono diciotto, presenti in otto regioni, compreso il Lazio; a Roma ce ne sono cinque. L’ultimo, costituito lo scorso 22 novembre, Solennità di Cristo Re, è affidato a don Valerio Di Palma, parroco di Santa Giulia Billiart, che ha raccontato la sua esperienza.

Invitati ad intervenire anche don Domenico Veccia, parroco del Santuario San Pietro Celestino V Papa – Santa Maria della Pace a Fragnete, frazione di Isernia; don Krzysztof Mroczek, polacco, parroco di San Michele Arcangelo a Magnano, nella diocesi di Milano, e autore di un libro intitolato “Totus Tuus”; e anche don Camillo di Campli Sanvito, cappellano a Lanciano, incaricato di un altro gruppo di preghiera che sta per nascere proprio nel luogo in cui avvenne uno dei più noti miracoli eucaristici.

11 dicembre 2009

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