Violenza a Roma, il comunicato del Vicariato

Pubblichiamo la dichiarazione del cardinale vicario Agostino Vallini diffusa stamane (5 gennaio 2012) dopo il duplice omicidio che ha insanguinato il quartiere di Tor Pignattara nella serata di ieri

Un nuovo tragico episodio, che segue numerosi analoghi fatti avvenuti nel 2011, ha insanguinato in questi giorni di festa le vie della nostra città. La morte di un uomo di 31 anni e della sua figlioletta di pochi mesi uccisi per strada è l’ennesimo allarmante segno del degrado morale e spirituale che sempre più pervade questo nostro tempo.

Se giustamente le Autorità devono preoccuparsi di garantire la sicurezza di tutti i cittadini, assicurando che vengano rispettati i valori che sono a fondamento del pacifico vivere civile, nondimeno è l’intera città che deve reagire a questa vera e propria emergenza. Infatti, quando si recidono vite umane senza alcuno scrupolo, quando il denaro annebbia le coscienze fino a condurle a disprezzare la vita altrui, quando la paura generata da tali episodi invade i cuori e la diffidenza dell’altro si diffonde, nessuno può pensare di sottrarsi dal rispondere a questi interrogativi: È questa una città degna dell’uomo? È questo il futuro che vogliamo garantire ai nostri figli?

Il Santo Padre lo scorso 31 dicembre ha voluto «incoraggiare e ringraziare quanti sentono la responsabilità di ridonare un’anima a questa nostra società». La Chiesa di Roma, sostenuta dalla certezza che «chiunque segue Cristo, l’uomo perfetto, si fa lui pure più uomo» (Gaudium et spes, 41), in questi anni è impegnata in un rinnovato annuncio del Vangelo e di testimonianza dell’amore di Dio, per aiutare la città a recuperare il suo volto più autentico. Roma ha bisogno di un sussulto morale che le permetta di tornare ad essere una comunità accogliente, solidale, rispettosa della dignità e della vita di ogni essere umano, che rifiuta ogni forma di violenza e di intolleranza. Solo così essa sarà all’altezza della sua millenaria storia che l’ha resa per secoli faro di civiltà per il mondo intero.

5 gennaio 2012

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