Un rapporto sui ragazzi in difficoltà

I dati del Centro provinciale per l’orientamento all’accoglienza dei minori raccolti in 104 strutture del territorio di F. C.

104 strutture per l’accoglienza dei ragazzi fino ai 18 anni, di cui 72 a Roma e 32 nel territorio provinciale, gestite per lo più da istituti religiosi (47%) ma anche da cooperative (19,2%) o da associazioni di varia natura (11,5%). I dati sono quelli del monitoraggio compiuto dal 5 agosto 2003 al 31 ottobre 2005 dal Centro provinciale per l’informazione e l’orientamento all’accoglienza dei minori in collaborazione con la Provincia di Roma.

Il 22,2% delle strutture censite ospita adolescenti vittime di abusi, il 9,7% accoglie minori vittime di abusi con problemi comportamentali, l’8,3% minori che presentano disagio psicologico e il 6,9% infine accoglie minori con patologie psichiatriche in esordio. Altro dato emerso dalla ricerca è che all’interno di queste strutture si svolgono per lo più attività di formazione scolastica (34,7%), culturali, sportive e ricreative (54,2%), mentre le proposte di formazione professionale rappresentano solo l’11,1%. Sempre più spesso però le proposte rivolte ai ragazzi accolti sono frutto di un lavoro di rete, che coinvolge 87 strutture su 100. Di queste il 25, 5% collabora con le Asl, il 25,2% con le cooperative presenti sul territorio, il 22,1 % con un entre religioso, il 25,3% con associazioni di varia natura, mentre il 26,3% è in rete di collaborazione con associazioni di volontariato. In più, 78 strutture su 100 si avvalgono della consulenza di uno psicologo e 87 hanno educatori professionali con laurea, mentre il 62% si avvale della collaborazione di personale di servizio.

«Una vera e propria rete della solidarietà», commenta l’assessore provinciale alle politiche sociali Claudio Cecchini. Ma non basta: occorre creare «una cultura della solidarietà che coinvolga istituzioni, associazioni e privati per non lasciare nulla di intentato per garantire a questi giovani un futuro migliore». Il Centro provinciale intanto – che fino ad oggi ha ricevuto 702 chiamate su casi di minori e adolescenti con madri in difficoltà – si pone come punto di raccordo e coordinamento quotidiano tra le realtà che accolgono e sostengono i minori fino a 18 anni. «Con questa struttura, in tempo reale, possiamo offrire alle istituzioni e agli operatori sociali indirizzi, telefoni e tutte le informazioni utili sulla disponibilità di posti e la tipologia della struttura di accoglienza – osserva ancora Cecchini -. In più, possiamo monitorare il servizio su tutto il territorio, creando di fatto un osservatorio sui minori in difficoltà».

Il Centro provinciale per l’informazione e l’orientamento all’accoglienza dei minori è raggiungibile ai numeri 06.97747948 oppure 06.977479.

30 novembre 2005

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