Un progetto musicale a Casal del Marmo

Si chiama “Ricreazione” il laboratorio scolastico su diversi strumenti musicali rivolto ai giovani degli istituti penali minorili di Federica Cifelli

È partito ieri a Casal del Marmo il progetto musicale “Ricreazione”, rivolto ai giovani degli istituti penali per minori. Un laboratorio scolastico musicale ideato dalla cooperativa Fieri Potest e realizzato in collaborazione con il dipartimento Giustizia minorile e la Direzione generale dell’attuazione dei provvedimenti giudiziari del ministero della Giustizia, con il sostegno e la partecipazione di Provincia di Roma, Fondazione Roma Terzo Settore e cooperativa Osa (Operatori sanitari associati). L’obiettivo: trasformare la curiosità per la musica in passione, e magari la passione in un lavoro. Tutto attraverso un percorso formativo qualificato, elaborato sull’onda lunga di una sperimentazione già realizzata negli istituti penali per i minorenni dal cantautore Alberto Mennini, direttore artistico della scuola musicale “School of Rock” di Ostia, e dalla sua band.

Proprio Mennini curerà il percorso di insegnamento musicale parallelo a quello della scuola, avvalendosi della collaborazione di musicisti quali l’arrangiatore Francesco Di Marco, i chitarristi Gianluca D’Alessio e Alex Massari, Patrizio Sacco, bassista, e Gianluca Capitani, batterista. All’interno dell’istituto di Casal Del Marmo poi verrà allestita una sala prove dotata di tutti gli strumenti musicali necessari, che alla fine dei corsi verranno lasciati ai ragazzi. Il percorso formativo prevede corsi base di chitarra, basso, batteria, pianoforte e voce, per concludersi con il superamento di un esame finale per il conseguimento del relativo attestato di frequentazione. I corsi, in piccoli gruppi, dureranno 5 mesi, con lezioni settimanali di 2 ore ciascuna. L’obiettivo, spiegano gli organizzatori, è creare percorsi differenziati e personalizzati, «offrendo ai ragazzi un’opportunità che arricchisca l’esperienza detentiva attraverso il linguaggio della musica», via per un processo di reintegrazione sociale.

«L’esperienza maturata attraverso iniziative e progetti musicali dedicati ai minorenni che hanno compiuto reati – dichiara Mennini – ha confermato quanto potenzialmente il mondo musicale e ciò che ad esso è connesso può rappresentare nel loro percorso di crescita e di recupero». Negli istituti penali minorili Mennini era già stato con il progetto “Liberi di contare anche le nuvole”, anche questo in collaborazione con il dipartimento Giustizia minorile, Direzione generale per l’attuazione dei provvedimenti giudiziari, guidato da Serenella Pesarin. Un tour di 17 tappe negli istituti detentivi per minori di tutta Italia, dove musica e creatività dei giovani sono state rappresentate attraverso il progetto “Liberi per sempre”, diretto ai ragazzi delle scuole secondarie superiori, per stimolarli ad una riflessione sui temi del disagio giovanile. “Liberi per sempre” è anche un video documentario, diretto da Flavio Parente, che è stato presentato al Festival Giffoni 2010, con il patrocinio del dipartimento Giustizia minorile.

L’augurio per il progetto iniziato ieri è arrivato anche da Serenella Pesarin, che ha ribadito come le esperienze musicali condotte in collaborazione con Alberto Mennini «hanno offerto ai giovani ospiti delle strutture penali la possibilità di prendere consapevolezza delle loro capacità, di sperimentare forme di socializzazione positive, di contribuire ad avviare il loro percorso di reinserimento sociale». Diffondere tali esperienze al di fuori della realtà degli istituti di pena significa scommettere sulla possibilità di un futuro «che ci veda tutti un po’ più impegnati nei confronti delle nostre giovani generazioni».

8 febbraio 2011

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