Tares, la tassa sui rifiuti: nuova e cara

Va a sommare la vecchia Tarsu, sugli scarti solidi urbani, e la Tia, sull’igiene ambientale. Quattro le rate: nel 2013 la prima di gennaio slitta, l’ultima sarà a dicembre di Massimiliano Casto

Con il nuovo anno, arriva una nuova tassa. Prende il nome di Tares e va a sommare la vecchia Tarsu, sui rifiuti solidi urbani, e la Tia, sull’igiene ambientale. Tra le tante incertezze per la sua applicazione, l’unica certezza per gli italiani è che costerà, per tutti, più di quanto pesano oggi Tarsu e Tia insieme.

Tares – ovvero Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi – finanzierà due tipi di spese comunali: la gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento, svolto in regime di privativa dai Comuni; i cosiddetti “servizi indivisibili” cioè l’illuminazione pubblica, manutenzione strade, ecc., attualmente non compresi né nella Tarsu né nella Tia.

Per capire come si effettuerà il calcolo della nuova tariffa Tares, dovremo però attendere l’emanazione del regolamento ministeriale ed i regolamenti comunali che disciplineranno le eventuali maggiorazioni ed esenzioni del tributo. Per il momento analizziamo alcuni aspetti certi di questa nuova tassa.

Chi è obbligato a versare. Saranno tenuti al versamento della Tares tutti coloro (persone fisiche e giuridiche) che possiedono case abitazioni, locali commerciali e non, aree coperte e scoperte e qualsiasi unità locale e non, in grado di generare rifiuti solidi urbani. Devono versare coloro che detengono o possiedono gli immobili suddetti a qualsiasi titolo.

Le scadenze. La Tares si pagherà in 4 rate: gennaio (ma nel 2013 la prima rata slitta), aprile, luglio e dicembre. Le prime rate saranno ancora commisurate agli importi di Tarsu o Tia del 2012 ma entro dicembre i Comuni decideranno i conguagli proprio in prossimità del saldo Imu.

Come si verserà. Il pagamento potrà essere effettuato con bollettino postale o tramite modello F24 che permette anche di compensare la Tares con eventuali crediti fiscali, come accade attualmente per il pagamento dell’Imu.

3 gennaio 2013

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