Tante novità nel cartellone del Globe

Tutta dedicata a Shakespeare la programmazione del teatro di Villa Borghese: dai “Fool” a “Sogno di una notte di mezza estate”. E c’è anche Albertazzi in “Giulio Cesare” di Toni Colotta

A grande richiesta, anche quest’estate Shakespeare torna a esibirsi nella sua “casa” romana, il Globe Theatre a Villa Borghese, sostenuto dalla Fondazione Silvano Toti. Per i pochi ancora ignari diciamo che la candida struttura cilindrica a fasce nere – di fronte a piazza di Siena – è riproduzione pressoché fedele dell’omologo monumento a Londra, rifacimento a sua volta dell’originale Globe concepito da Shakespeare per rappresentarvi le proprie opere e distrutto dalle fiamme. La grande richiesta per questo ritorno nell’affascinante valletta di Largo Aqua Felix è nel bisogno espresso da tantissimi spettatori (45mila solo l’estate scorsa) di riassistere alla serie di performance shakespeariane – in ottime traduzioni – secondo la formula inventata nove anni fa da Gigi Proietti, che ne è tuttora il direttore artistico. Talmente soddisfatto del successo da coltivare l’idea di un prolungamento invernale, anche se nella suggestiva struttura a cielo aperto i problemi di una copertura non sono pochi. Malgrado si tratti dell’autore più rappresentato nel mondo le novità al Globe non mancano.

Una, veramente ghiotta, è già in scena e sarà replicata fra agosto e settembre: “Fool. I comici in Shakespeare”. L’ha ideata e scritta l’insigne esperto di teatro inglese Masolino d’Amico. Il personaggio «fool» – il matto, un po’ filosofo, moralista bizzarro come in “Re Lear” – ricorre in più opere. Riunendone alcuni d’Amico ha composto uno spettacolo di teatro musicale, riflessione sulla comicità. Dopo il cocktail di “Fool” è la volta di una rappresentazione che, per i successi raccolti, è diventata istituzionale, “Sogno di una notte di mezza estate”, con la regia di Riccardo Cavallo. Giovedì 19 luglio una novità, Ugo Pagliai interprete del protagonista in “Falstaff e le allegre comari di Windsor”, un personaggio grandioso e inconsueto per il valente attore.

Le sorprese non finiscono qui: Giorgio Albertazzi in agosto si misurerà con la figura centrale di Giulio Cesare con la regia di Daniele Salvo in un clima tetro di tensione «simbolo di profondo buio interiore». Dalla tragedia alla commedia. Il 7 settembre va in scena “Come vi piace” diretto da Mario Carniti: struttura drammaturgica leggera, un ricamo della fantasia che si presta all’adattamento del regista sulla traduzione classica di Agostino Lombardo. «Un viaggio attraverso la natura dell’uomo», annuncia Carniti. Nuovo anche l’approccio al grande Shakespeare teatrale attraverso i film che se ne sono ricavati: a fornirli è la Casa del Cinema, contigua del Globe, con due singolari versioni del “Sogno di una notte di mezza estate”. Più che confronti fra due linguaggi – scena e schermo – si tratta di chiavi di lettura del testo che allargano la comprensione di Shakespeare.

2 luglio 2012

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