Stazione Termini-Giovanni Paolo II

Due steli in ricordo del compianto Pontefice nella galleria all’ingresso del complesso ferroviario di Fra. La.

Benedetto XVI visiterà la mensa Caritas

Due lunghe ali che svettano all’ingresso dei binari accogliendo, stringendo, accompagnando nel ricordo il viaggiatore. Sono le due steli inaugurate sabato 23 in occasione della dedicazione della stazione Termini a Giovanni Paolo II: un altro esempio concreto, tangibile, dell’amore di questa città per il Papa che le ha riservato sempre un posto speciale nel suo cuore.

«Il legame di Giovanni Paolo II per Roma – ha commentato il cardinale Camillo Ruini in proposito durante la breve cerimonia – è testimoniato anche dai fatti meno noti, come la preghiera quotidiana che egli riservava ad essa e alle famiglie romane». «È stato l’uomo dei viaggi – ha proseguito il cardinale vicario – e dunque questo luogo è particolarmente indicato per ricordare la memoria di colui che è ha rappresentato un grande unificatore del genere umano e un grande costruttore di pace. Ciò che ha fatto Giovanni Paolo II continua però nell’opera di Benedetto XVI e nel suo sottolineare che la Chiesa non può non interessarsi ai problemi cruciali del proprio tempo, perché non può non interessarsi dell’uomo. Quell’uomo che per Papa Wojtyla era via della Chiesa».

Un affettuoso ricordo è poi venuto dal sindaco Walter Veltroni, promotore dell’iniziativa: «Giovanni Paolo II ha legato se stesso e i suoi lunghi anni di pontificato all’idea di ascolto e relazione con una società in trasformazione e con una costante attenzione a quei gesti simbolici che potevano testimoniare che il nostro tempo, il tempo della caduta dei muri e della comprensione reciproca». «Questo è un luogo dove si comincia un viaggio – ha proseguito ancora Veltroni – qui passano tanti cittadini cristiani, ebrei, musulmani… Per tutti queste due steli sono il segno concreto dell’opera di questo grande Pontefice, oltre che la traccia evidente della gratitudine di tutti i romani».

Il saluto e il compiacimento per l’iniziativa da parte di Papa Ratzinger, è poi venuto dal segretario di Stato Cardinale Bertone che ha ricordato anche gli anni della giovinezza in cui fu cappellano proprio alla stazione Termini. «Ero un ragazzo e fui ospite dei salesiani di via Marsala per i miei studi a Roma – racconta –. Rammento quando vidi per la prima volta Wojtyla proprio qui, scendere dal treno proveniente da Varsavia, con il il cardinale Stefan Wyszynski, primate di Polonia, che egli accompagnava a Roma in occasione del Concilio Vaticano II. Una signora regalò ad entrambi un mazzo di fiori. Fu un gesto memorabile, che in qualche modo segnava la gioia per la presenza viva di una chiesa soggetta allora ad un duro regime come quello sovietico».

Un regime destinato a sgretolarsi anche grazie all’opera del futuro Papa, che negli anni del suo pontificato seppe divenire punto di riferimento per milioni di fedeli in tutto il mondo. Un mondo che vedeva in Roma il luogo di una speranza destinata a toccare il cuore dell’umanità. «Anche per questo – ha sottolineato il presidente delle Ferrovie dello Stato Cipolletta – siamo lieti di dedicare questa stazione, centro urbanistico della città e zona d’incontro di diverse culture, a Giovanni Paolo II».

Una figura che ebbe un «rapporto privilegiato proprio con le ferrovie e i ferrovieri – ha concluso l’amministratore delle Ferrovie Mario Moretti –, dal momento che Papa Wojtyla ha saputo portare nella città eterna milioni di pellegrini, costringendoci a rivedere profondamente il nostro concetto di accoglienza». «Ricordo in proposito – ha aggiunto – che la stessa ristrutturazione della stazione si deve all’anno del giubileo, e un’organizzazione diversa e su vasta scala del trasporto è frutto di eventi di enorme portata come sono stati la Giornata mondiale della Gioventù a Tor Vergata o i funerali di Papa Giovanni Paolo II che hanno visto una partecipazione senza precedenti».

27 dicembre 2006

Potrebbe piacerti anche