Sostentamento clero, il servizio del Sovvenire

I dati delle offerte coprono meno del 5% del fabbisogno. Di qui la scelta di rilanciare la promozione di questo sostegno ai sacerdoti, attraverso una struttura dedicata che ha coinvolto finora 57 parrocchie di R. S.

È dello scorso 1° novembre l’istituzione in via definitiva a Roma del Servizio diocesano per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica. A guidarlo, l’ingegnere Pierluigi Proietti, che ha lanciato con il suo staff un progetto pilota per una sensibilizzazione a tappeto della comunità ecclesiale in merito al sistema del sostentamento del clero. «Dopo un’esperienza pilota in cinque settori territoriali della diocesi nel 2011, nella Giornata di sensibilizzazione del 2012 abbiamo coinvolto 57 parrocchie, ciascuna con un incaricato scelto tra i laici delle rispettive comunità». In questa occasione, tutto ciò che è stato raccolto nella Messa della domenica è versato dall’incaricato parrocchiale, in accordo col parroco, all’Istituto centrale per il sostentamento del clero.

I dati delle offerte per il sostentamento del clero, in questo ultimo periodo, parlano chiaro: si copre meno del 5% del fabbisogno diocesano per dare uno stipendio ai sacerdoti. Ecco perché, soprattutto nell’ultima parte dell’anno, c’è un rilancio dell’impegno alla promozione di questo sostegno: una sfida di corresponsabilità. Le donazioni, com’è noto, possono anche essere effettuate con un versamento diretto presso l’Istituto diocesano, al secondo piano del Vicariato di Roma (piazza San Giovanni in Laterano 6/a), o attraverso gli altri consueti canali: il conto corrente postale n. 57803009 (intestato a Istituto centrale sostentamento clero – Erogazioni liberali, via Aurelia 796 – 00165 Roma); la carta di credito Cartasì, i cui titolari possono inviare l’offerta in modo semplice e sicuro chiamando il numero verde 800.825000; il versamento in banca attraverso un ordine di bonifico a favore dell’Istituto Centrale Sostentamento Clero-Erogazioni Liberali. L’offerta ai fini del sostentamento del clero è deducibile dal proprio reddito complessivo, ai fini dell’Irpef e relative addizionali, fino a un massimo di 1.032,91 euro annui.

18 dicembre 2012

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