S. Gaspare del Bufalo, percorso di inclusione
Nella parrocchia di Colli Albani-Arco di Travertino numerosi volontari si dedicano ai poveri e agli emarginati. L’oratorio per i ragazzi e tre corali ad animare la liturgia di Marta Rovagna
Si trova in un territorio complesso la parrocchia di San Gaspare del Bufalo, istituita nel 1956 e affidata ai sacerdoti della provincia italiana dei Missionari del Preziosissimo Sangue: tra via delle Cave e via Demetriade (Colli Albani – Arco di Travertino), la parrocchia abbraccia una popolazione che va da un ceto medio alto ai poveri dei campi rom e degli immigrati nella parte più a sud del territorio.
«Ci sono tre difficili realtà che come parrocchia abbiamo preso a cuore – racconta il viceparroco della comunità, da sei anni presente a San Gaspare, don Domenico Parlavecchia –: il dramma della prostituzione sulla via Appia, il caporalato del lavoro sui rumeni e un insediamento rom ai margini del territorio parrocchiale». Per loro è stato pensato un percorso di inclusione all’interno della vita di San Gaspare. «È attivo in parrocchia un centro di ascolto Caritas che si occupa della distribuzione di generi alimentari e indumenti, ma anche di supporto psicologico, legale e per la ricerca del lavoro. I volontari impegnati in questa attività sono moltissimi, per sopperire a una domanda di circa 200 persone al mese». Volontari che lavoro per incontrare e ascoltare le esigenze di una popolazione parrocchiale di quasi 25 mila anime, «una delle realtà più vaste – ricorda don Domenico – di Roma Sud».
Una realtà molto peculiare, che caratterizza lo spirito della parrocchia di San Gaspare del Bufalo, è quello dell’oratorio, «aperto ai giovanissimi e giovani così come agli anziani, nelle ore pomeridiane – spiega ancora don Parlavecchia – e che presenta delle proposte diversificate: la scuola calcio per i bambini e ragazzi e momenti di aggregazione per gli adulti, che possono trovare nella parrocchia un luogo in cui stare in compagnia». Nella parrocchia oltre al cammino di preparazione ai sacramenti di iniziazione cristiana e a quello del matrimonio si pratica da diversi anni l’adorazione eucaristica perpetua, dalle otto del mattino fino a mezzanotte tutti i giorni. «È un’esperienza molto bella – sottolinea il parroco, don Luciano Nobili –: nel corso della settimana si alternano circa 100 persone, lungo 15 ore giornaliere, dal lunedì al sabato. L’adorazione eucaristica perpetua è un polo di attrazione forte per tanti parrocchiani e anche per fedeli che vengono da altre parrocchie».
Un’altra attività importante è quella dei centri di ascolto della Parola: «Ogni settimana ci muoviamo dove veniamo chiamati – racconta don Nobili – e nelle case promuoviamo la riflessione sul Vangelo».
Tre i cori parrocchiali: quello dei piccoli e dei ragazzi, quello degli adulti e la corale Arcobaleno, che è nata nel 2001 con la finalità di unire la passione per il canto, l’amicizia e la solidarietà. La corale Arcobaleno ha già tenuto in questi anni concerti a favore di varie comunità e associazioni impegnate nel volontariato. Nella parrocchia è presente anche un gruppo di fraternità francescana e tre gruppi di giovani: uno per i giovanissimi, uno per i liceali e uno per gli universitari, che si chiamano “Amici di San Gaspare”. «Sono circa 40 i catechisti che si occupano della pastorale giovanile – sottolinea il viceparroco – mentre mi occupo personalmente degli universitari, un gruppo di circa 30 persone». A completare il quadro dei collaboratori ci sono altri sessanta operatori pastorali, che lavorano a diverso titolo in parrocchia come animatori, nel centro Caritas e nelle altre realtà di San Gaspare del Bufalo.
Per adulti e bambini interessati in particolare alla liturgia c’è un gruppo di ministranti, uno di lettori e uno di ministri straordinari dell’Eucarestia. In relazione alla specificità dei sacerdoti della parrocchia, tutti sacerdoti della provincia italiana dei missionari del Preziosissimo Sangue, esiste un gruppo di riflessione e studio sul tema della Il gruppo si riallaccia direttamente alla congregazione e ha lo scopo di riflettere e diffondere la spiritualità del Sangue di Cristo con il supporto della preghiera. Sono presenti infine due comunità neocatecumenali, accolte nella parrocchia da otto anni.
28 ottobre 2010