Romeni, a Santa Maria in Portico uno “sportello” per le consulenze

Nella parrocchia di piazza Campitelli gli immigrati romeni cattolici si ritrovano per la celebrazione eucaristica ma anche per usufruire del centro d’ascolto attivo ogni domenica e giovedì

In Italia i regolari sono 248mila, di cui 55mila nel Lazio. Solo nella Capitale gli immigrati romeni con permesso di soggiorno superavano lo scorso anno quota 23.148: un numero che sale a 42.453 se si comprende anche il territorio provinciale.

Gli stranieri arrivati dalla Romania hanno scavalcato nella metropoli le comunità “storiche” dei filippini e dei polacchi. Ortodossi nella maggioranza dei casi, i romeni annoverano anche una minoranza di cattolici, di rito latino e orientale: se ne stimano circa 6mila a Roma e dintorni. Presso la parrocchia di Santa Maria in Portico, in piazza Campitelli, si ritrovano ogni domenica circa 400 persone per la celebrazione eucaristica; ma oltre al supporto spirituale, il cappellano, padre Isidor Iacovici, ha pensato anche al sostegno pratico di tanti suoi connazionali da poco arrivati in città, ancora incerti nel parlare la lingua italiana. «Abbiamo aperto circa un anno fa un centro d’ascolto, attivo ogni domenica e giovedì – riferisce padre Isidor -. Tre operatori romeni, che si sono formati durante un corso promosso dalla Caritas diocesana, sono a disposizione per fornire informazioni sul permesso di soggiorno, sui documenti necessari presso il datore di lavoro, aiutando anche nella compilazione dei moduli».

Il 18 febbraio scorso padre Iacovici ha invitato un avvocato per chiarire alla comunità gli aspetti giuridici dell’immigrazione e consigliare giovani e famiglie sulle pratiche burocratiche

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