Roma e la crisi. Le proposte del sindaco

Nel suo blog Alemanno delinea le prospettive per rilanciare la Capitale e la sua economia. «Occorre guardare al futuro con coraggio, tenendo insieme interventi di urgenza e progetti di ampio respiro» di Federica Cifelli

«La nostra città intende affrontare questa fase senza cedere alla tentazione di una visione minimalista e impaurita del futuro». È quanto afferma il sindaco Gianni Alemanno in un videomessaggio diffuso sul suo blog, all’indomani del “decreto salva Italia” illustrato dal premier Mario Monti. «Occorre essere costruttivi ma pure capire l’impatto della manovra sui romani per dare risposte che non ricadano troppo sulle spalle dei cittadini», dichiara, illustrando un nuovo pacchetto di interventi e misure per rilanciare Roma e la sua economia.

Le manovre economiche che «hanno aggravato nel tempo la possibilità di fare investimenti». Il Patto di stabilità, che ha portato «una riduzione di un miliardo e 400 milioni per tutti i Comuni». L’imposta immobiliare istituita dalla manovra governativa accorpando l’Ici sulla prima casa e l’Irpef sugli affitti, che «graverà sulle spalle dei cittadini proprio per recuperare quel miliardo e 400 milioni». E ancora, il trasporto pubblico locale «il cui fondo è stato ricostruito ma attraverso un aumento delle accise sui carburanti». Queste le premesse da cui è partito Alemanno per affermare che «ci sono margini per chiudere i nostri bilanci, per portare a termine gli interventi, per sostenere gli impegni di Roma Capitale; ma la ricaduta è pesante sulle spalle dei cittadini».

Occorre allora guardare al futuro «con coraggio», tenendo insieme «interventi di urgenza e progetti di ampio respiro». E il punto da cui ripartire sono proprio i risultati strutturali finora raggiunti dall’amministrazione capitolina, che il sindaco Alemanno riepiloga velocemente. Dall’estensione della rete metropolitana ai decreti per Roma Capitale; dall’inaugurazione della nuova stazione Tiburtina al piano di rifacimento delle facciate dei palazzi sulle vie consolari, fino al piano per il commercio e al bando per realizzare Campidoglio Due. Alemanno propone quindi un piano di interventi per superare la crisi e rilanciare l’economia romana, in cui il nuovo ruolo istituzionale di Roma sia sostenuto, quanto agli investimenti, «da un patto forte con l’intero sistema istituzionale locale, regionale, nazionale ed europeo». Un capitolo, questo, che riguarda la revisione dei criteri del Patto di stabilità, la richiesta di risorse finanziarie certe per Fiumicino 2 e l’ampliamento dell’aeroporto, nuovi o rinnovati accordi per accelerare la realizzazione delle linee metro C e D. E ancora, la promozione della candidatura di Roma alle Olimpiade del 2020, l’avvio del distretto turistico – balneare, nuove garanzie nei trasferimenti dei contributi regionali e statali e un piano congiunto con la Camera di commercio per rilanciare piccole e medie imprese creando un «fondo integrato di intervento».

Da parte del Campidoglio, Alemanno garantisce l’impegno per l’attuazione del Piano strategico di sviluppo – comprendendo anche lo sviluppo delle infrastrutture a sostegno del terziario -, per orientare anche la politica di bilancio verso lo sviluppo – ad esempio attraverso un «ulteriore impulso alla lotta all’evasione» – e, ancora, l’impegno a «rafforzare la rete di solidarietà cittadina, orientando gli interventi sulla centralità della famiglia, sulle fasce deboli e sui diritti dei lavoratori». Tra le vie percorribili, in questa direzione, l’«introduzione immediata del quoziente familiare su una o più tariffe»; la social card, con contributi e agevolazioni sui servizi cittadini per famiglie e pensionati; la nascita della fondazione Roma Capitale Welfare, con il compito di «promuovere iniziative a sostegno dei redditi delle categorie sociali deboli e dei lavoratori interessati dalla crisi».

Centrale, in queste prospettive delineate dal sindaco, l’accelerazione dei piani urbanistici e del Piano casa. Entro fine 2011, preannuncia Alemanno, sarà data «un’ulteriore spinta alla ripresa degli investimenti nel settore edilizio, anche attraverso l’approvazione di 35 delibere specifiche». Da ultimo, il sindaco propone anche «un accordo di medio-lungo periodo con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI)» su tre obiettivi: sviluppo della rete metropolitana, avvio del programma Elena per l’efficienza e il risparmio energetico e progetti di rinnovamento urbano «sotto forma di partenariato pubblico-privato».

6 dicembre 2011

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