Roma, Capitale dell’immigrazione
Presentato il Rapporto 2005 dell’Osservatorio romano sulle migrazioni: la presenza degli stranieri è aumentata dell’11% di Federica Cifelli
Con i suoi 242mila cittadini stranieri soggiornanti Roma resta la Capitale dell’immigrazione. È quanto emerge dal Rapporto 2005 dell’Osservatorio romano sulle migrazioni a cura di Caritas diocesana e Camera di commercio di Roma presentato ieri da mons. Guerino Di Tora e da Lorenzo Tagliavanti, vicepresidente della Camera di commercio. Un’analisi che «lega gli aspetti economici e imprenditoriali della vita degli immigrati con tutti gli altri, in particolare l’inserimento e l’integrazione», ha spiegato il direttore della Caritas diocesana, aggiungendo che «troppo spesso gli immigrati vengono presentati solamente come una risorsa per far crescere l’economia italiana. Il nostro lavoro dimostra che questo è vero solo in parte: essi rappresentano una ricchezza culturale, intellettuale ed economica solo se integrati e accolti».
E a Roma, dove gli stranieri rappresentano l’8% del totale dei residenti, l’integrazione passa anzitutto attraverso il lavoro. Sono 1 su 14 registrati presso la Camera di commercio i titolari d’azienda e soci nati all’estero «e la loro dinamica di crescita mostra che tale rapporto è destinato a incrementarsi», ha sottolineato Tagliavanti. Tra le assunzioni a tempo indeterminato nel 2004 il 10% ha riguardato immigrati, “arruolati” per lo più nelle costruzioni (5.040), negli alberghi e nella ristorazione (3.335). Seguono a ruota le attività immobiliari e i servizi di pulizia (3.223), il commercio al dettaglio (1.539), l’industria (1.635) e l’agricoltura (995). Tra le assunzioni a tempo determinato invece l’incidenza dei lavoratori stranieri scende al 10,1%, con picchi del 14-17% in alcuni settori e un’impennata nell’industria dei metalli che conta 136 addetti stranieri su 443.
Immigrati sempre più protagonisti nel mondo del lavoro e in molti settori dell’economia di Roma, dunque, ma anche della provincia, dove complessivamente risiedono poco più di 100mila stranieri, con incrementi annuali del 30-40% nei comuni di Ardea, Monterotondo, Anzio, Tivoli, Zagarolo, Velletri, Civitavecchia, Fonte Nuova, Ladispoli, Genzano, Guidonia e Fiumicino. Sempre più immigrati infatti, si legge nel Rapporto, scelgono di acquistare casa alle porte della Capitale: nella provincia romana 1 abitazione su 5 è di proprietà di stranieri. Rumeni per lo più – che rappresentano il primo gruppo anche nella Capitale -, ma anche filippini e polacchi. Accentuata anche la presenza di cittadini dell’Unione Europea (52,7%), mentre la percentuale di africani è pressoché identica a quella registrata nel territorio romano: 12,3%. Calano in provincia asiatici (21%) e americani (13,7%). A Roma invece, dove rispetto al 2003 si è registrato un aumento di cittadini di origine straniera pari all’11%, i Continenti di provenienza sono, in ordine decrescente, Asia (29,9%), Europa non UE (21%), Europa UE (17,3%), Africa (15,8%), America (14,8%), per un totale di 195 differenti nazionalità. Filippini e rumeni i più numerosi (rispettivamente il 12,2 e l’11,2% della popolazione di origine straniera), ma rilevanti anche i cittadini di Sri Lanka (6.102) e India (5.151).
2.720 in tutto i nuclei familiari stranieri che hanno partecipato al bando del 2005 per i buoni casa del Comune di Roma, che registra una percentuale di nuovi contratti di locazione stipulati da stranieri del 10-12% a fronte del 25% su tutto il territorio nazionale. Chi sceglie di comprare nella Capitale invece lo fa soprattutto lungo la Prenestina, a Centocelle, a San Basilio, a Ostia e sulla Cassia. 14 su 100 i minorenni registrati all’inizio del 2005, che salgono da 14 a 24 nei Comuni dell’hinterland. Complessivamente, sono aumentati del 20,02% rispetto al 2003 quelli non accompagnati, «ma il fenomeno – avvertono i curatori del rapporto – resta in gran parte sommerso». A Roma a frequentare la scuola sono in 26.956 (il 79,7% degli studenti non italiani di tutta la regione). Molti di meno (5.961) gli studenti registrati nelle tre università statali della Capitale nell’anno accademico 2004-2005: 4.293 a La Sapienza, 891 a Roma Tre e 777 a Tor Vergata. In tutto, un 2,9% che colloca la città al primo posto in Italia per la presenza di universitari stranieri. A parte il capitolo delle 24 università pontificie, dove gli iscritti di origine straniera arrivano a circa la metà su un totale di 20mila. Fino al caso estremo della Gregoriana, dove gli italiani sono 747 su più di 3mila iscritti.
28 febbraio 2006