Rinviato l’acconto Irpef di fine novembre

Prorogata al 10 dicembre la scadenza dei versamenti, anche per Irap e Ires. Cifre più salate quest’anno per compensare l’aumento dell’Iva al 22%: percentuale Irpef salita al 100% di Massimiliano Casto

Prorogata al prossimo 10 dicembre 2013 (tranne ulteriori differimenti dell’ultima ora) la scadenza per il versamento degli acconti fiscali – tra cui il versamento del secondo acconto Irpef 2013 – così come per l’Irap e l’Ires. Professionisti e contribuenti avranno così dieci giorni in più di tempo per il versamento degli acconti fiscali, grazie ad un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di cui si attende l’imminente pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Ricordiamo, comunque, che gli acconti quest’anno risultano “più salati”: l’acconto Irpef è infatti salito al 100% (e non più al 99%) dell’imposta netta 2012 – per contrastare l’aumento dell’Iva al 22% – e, di conseguenza, la somma da versare complessivamente è quella indicata al rigo RN33 di Unico PF 2013 (differenza). L’acconto Ires è pari al 101% per bilanciare la cancellazione della prima rata Imu sull’abitazione principale e i terreni agricoli, per tornare poi al 100% nel 2014; l’imposta regionale, infine, seguirà i parametri previsti per l’imposta sui redditi versata dal contribuente.

La nuova percentuale è entrata a regime solo per l’Irpef, mentre per i soggetti Ires si tratta di un aumento “transitorio”, che interessa soltanto il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2013. È opportuno evidenziare che l’acconto Irpef è dovuto soltanto se il debito d’imposta è pari o superiore a 52 euro, e va versato in un’unica soluzione – entro il 10 dicembre – se il suo ammontare è inferiore a 257,52 euro, mentre va versato in due round nel caso superi tale tetto, il primo dei quali scadeva il 17 giugno o l’8 luglio.

Il fisco ci ricorda che scatta una sanzione amministrativa pari al 30% qualora la somma dovuta non venga versata entro i termini. In qual caso, naturalmente, il contribuente potrà utilizzare l’istituto del ravvedimento operoso, in modo da rendere meno pesante la sanzione per omesso, insufficiente o tardivo versamento dell’acconto.

26 novembre 2013

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