Rimanere a casa propria da anziani

La guida della Comunità di Sant’Egidio e del Comune: 290 pagine per orientarsi tra servizi di sostegno e assistenza di G. R.

Consigli su come curarsi a casa, notizie su attività culturali e per il tempo libero, informazioni sulla rete del volontariato, suggerimenti sui numeri utili. Questo e altro all’interno della guida “Come rimanere a casa propria da anziani”, prontuario di 290 pagine per gli over-65 romani, realizzato dalla Comunità di Sant’Egidio della Capitale e presentato ieri in Campidoglio alla presenza del sindaco Walter Veltroni, dell’assessore alle Politiche sociali Raffaella Milano, al portavoce di Sant’Egidio Mario Marazziti. Il libretto è alla terza edizione e verrà distribuito in 200mila copie, grazie anche alla collaborazione di Corriere della Sera, Famiglia Cristiana e Federfarma di Roma. Un’iniziativa analoga è prevista in altre 10 città della penisola.

Grazie alla guida si scopre che rimanere a vivere in casa propria, anche se anziani, soli e non proprio in perfetta salute, è possibile. Merito dei servizi di sostegno e solidarietà offerti da tante associazioni e dal Comune. Una sorta di «bussola – come la definiscono dalla Comunità di Sant’Egidio – piena di notizie aggiornate per usare la città da casa propria, per trovare gli aiuti che sembrano impossibili e che invece sono a portata di mano».

La guida costituisce uno strumento importante, dunque, per i numerosi anziani della Capitale. Secondo i dati diffusi ieri, relativi al 2005, gli ultrasessantacinquenni che vivono a Roma sono 577.973: il 20,51 % della popolazione. Di questi, almeno l’11% ha più di 85 anni. Ogni dieci anni – informa ancora lo studio – la vita media cresce di quasi 30 mesi, e chi nasce oggi ha il 50% in più delle possibilità di diventare centenario.

25 gennaio 2007

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