Presunti abusi di un prete nella diocesi di Albano Il cardinale Vallini: intervenni subito con rigore

Il Vicariato di Roma in un comunicato risponde alla notizia diffusa da un’agenzia di stampa: il prete fu sospeso a divinis e ne fu chiesto al legittimo superiore l’immediato trasferimento ad altra sede, senza l’esercizio del ministero

Giovedì scorso (8 aprile 2010) è stato sollevato con clamore, attraverso una notizia diffusa da un’agenzia di stampa, il caso di un sacerdote operante nel territorio della diocesi di Albano, arrestato nel 2006 con l’accusa di pedofilia e violenze sessuali continuate e aggravate per fatti che risalivano ad alcuni anni prima, quando il vescovo di Albano era monsignor Agostino Vallini, attuale vicario del Santo Padre per la diocesi di Roma.

Poco dopo la diffusione della notizia, il Vicariato di Roma ha emesso il seguente comunicato: «Con riferimento alle notizie di agenzia diffuse nel pomeriggio di oggi su un caso di presunta pedofilia nella diocesi di Albano relativo a un religioso appartenente all’Ordine degli Oblati di San Francesco di Sales, il cardinale Agostino Vallini, vicario del Papa per la diocesi di Roma, all’epoca vescovo di Albano, dichiara che il sacerdote in questione, non appartenente al clero diocesano, che svolgeva il ministero pastorale nella parrocchia di San Benedetto a Pomezia affidata al suddetto ordine, fu immediatamente sospeso a divinis e ne fu chiesto al legittimo superiore l’immediato trasferimento ad altra sede, senza l’esercizio del ministero.

La decisione che il sacerdote non restasse nella diocesi di Albano – prosegue la nota di ieri (8 aprile 2010) – suscitò forti reazioni nella popolazione di Pomezia contro il vescovo per il provvedimento adottato, ritenuto eccessivamente severo, ma monsignor Vallini mantenne la sua decisione. Tutto ciò testimonia il rigore espresso con immediatezza dall’autorità ecclesiastica, prima ancora che fosse appurata la veridicità dei fatti», deferendo il caso alla Congregazione della Dottrina della fede nel rispetto della normativa vigente.

«Pertanto – conclude il comunicato del Vicariato di Roma – il cardinale Vallini smentisce categoricamente di non aver prestato immediata attenzione ai fatti e di aver dichiarato che “al momento erano solo chiacchiere”. Infine, circa la notizia del trasferimento del sacerdote ad Assisi, attribuito a monsignor Vallini, il cardinale smentisce di aver indicato una specifica sede in quanto non era di sua competenza».

9 aprile 2010

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