Ponte Milvio, la movida entra in chiesa

Il quarto sabato del mese l’evangelizzazione di strada di Nuovi Orizzonti presso la parrocchia della Gran Madre di Dio. Poi arriverà la missione giovani “Gesù al centro” di Emanuela Micucci

«Appuntamento a Ponte». Il passaparola tra i giovani corre via Facebook e sms. Nei locali e nei chioschi per l’aperitivo, la bevuta, il tiramisù di mezzanotte. Qualcuno nota dei ragazzi aggirarsi fuori della chiesa e armeggiare con lo striscione “(LN) Luce nella notte”. Entrano, allestiscono l’altare, pregano. «I soliti della parrocchia», commenta uno. «Guarda, la chiesa è aperta», nota un’altra. La piazza è gremita anche questo sabato sera (26 febbraio), nonostante il freddo gelido di fine febbraio. E la movida di Ponte Milvio stanotte passerà in chiesa. Come ogni quarto sabato del mese.

«Oggi ci daremo delle linee comuni, così sarà un’esperienza formativa anche per noi». Don Giacomo Pavanello dell’associazione Nuovi Orizzonti inizia così la sua catechesi, parlando ai quasi 90 giovani riuniti alla Gran Madre di Dio, prima che in coppie scendano in piazza per l’evangelizzazione di strada tra i ragazzi. «Una pastorale di primo annuncio innovativa che – spiega don Davide Banzato, assistente dell’associazione –, punta a creare il ponte mancante tra la strada e la parrocchia, i giovani e l’oratorio. Richiede che tutta la Chiesa riscopra il suo essere permanentemente in stato di missione».

Iniziata dalla fondatrice di Nuovi Orizzonte, Chiara Amirante, nel 1989 tra i giovani sbandati della Stazione Termini, oggi l’evangelizzazione percorre quella strada che è casa del divertimento o dello sballo per i ragazzi di Ponte Milvio. «I giovani sono in attesa di qualcuno che possa dargli una parola di gioia e di speranza che, però, deve partire dal nostro incontro profondo con Cristo nell’Eucarestia», sottolinea Guerino Di Tora, vescovo ausiliare dal Settore Nord, intervenendo alla catechesi.

I missionari si raccolgono in adorazione eucaristica prima dell’evangelizzazione. Una preghiera che continua in chiesa in quella dei parrocchiani adulti, prosegue in strada nell’invocazione silenziosa allo Spirito. «Il nostro stile – ricorda don Giacomo – è quello di Gesù che dava spazio alla singola persona, l’accoglieva, l’ascoltava, l’amava. Andate fuori a cercare, portare l’Amore e a portare alla fonte dell’Amore chi ne è a secco». Usciti in piazza, i missionari si avvicinano ai giovani, li ascoltano e li invitano a entrare in chiesa per sperimentare che è possibile e bello incontrare l’amore di Dio nella preghiera. Prima un’ultima raccomandazione: «Siate consapevoli di essere inviati, mandati dalla Chiesa apostolica e della responsabilità di rappresentarla».

Poi la chiesa si svuota per accogliere i ragazzi “pescati” in piazza. Scrivono una preghiera su un foglietto, la depongono con un lumino nel cestino “Dio ti ascolta” ai piedi dell’altare, meditano, prendono dal cestino “Dio ti parla” un biglietto con una frase del Vangelo. Per chi vuole è possibile confessarsi. Tra i confessori il parroco, don Fabrizio Benincampi. Intanto, fuori continua con entusiasmo l’evangelizzazione, fino a notte, nonostante il gelo.

«In strada creiamo dei centri d’ascolto permanenti», spiega don Roberto, 36 anni, che con Bianca, universitaria, sceglie il lato della piazza frequentato dagli adolescenti. Li avvicinano e capiscono il loro bisogno di raccontarsi, essere ascoltati. I dubbi nella fede, le critiche alla Chiesa. «Credo solo a quello che vedo», ripete Luigi, 17 anni. E la coetanea Emma: «La Chiesa è tutta un’invenzione. Non è scienza». Ma usano parole che tradiscono il bisogno di Dio. Stefano si vanta dei 3 libri di «birretta» bevuti. Guido confida: «A giugno lascio la scuola». Alle 24.30 l’evangelizzazione finisce. Ponte Milvio ospiterà Luce nella notte il 26 marzo, in attesa della missione giovani della diocesi “Gesù al centro”.

2 marzo 2011

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