Otto e cinque per mille, tempo di scelte

Le modalità per esercitare l’opzione di destinazione della quota Irpef. Basta una semplice firma nell’apposito riquadro. La scadenza entro il 30 settembre di Massimiliano Casto

Visto che siamo in piena campagna di dichiarazione dei redditi – siano essi modello 730 o modello Unico – è opportuno evidenziare le modalità operative per effettuare la scelta dell’otto per mille dell’Irpef a scopi umanitari. Con tali fondi la Chiesa Cattolica è riuscita a fare tantissimo, ma i bisogni sono ancora tanti e chiedono soluzioni concrete. Per questo, destinare l’otto per mille alla Chiesa Cattolica è un gesto semplice che può determinare la felicità di tante persone in situazioni di bisogno. Com’è noto, sulla base delle scelte effettuate dai contribuenti nella dichiarazione dei redditi, una quota pari all’otto per mille del gettito Irpf può essere destinata: a scopi di interesse sociale o di carattere umanitario, a diretta gestione statale per interventi straordinari (fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati e conservazione di beni culturali); a scopi di carattere religioso o caritativo a diretta gestione della Chiesa cattolica per esigenze di culto della popolazione, sostentamento del clero e interventi caritativi a favore della collettività nazionale o di paesi del terzo mondo; a interventi sociali o umanitari da parte di altre Chiese o religioni.

Come funziona l’otto per mille. La scelta va indicata firmando solo all’interno di una delle caselle del modulo allegato alla dichiarazione dei redditi. La ripartizione dei fondi destinati alle diverse istituzioni avviene in proporzione alle scelte espresse. Se il contribuente non firma, e quindi non indica la propria scelta, l’8 per mille dell’Irpef viene comunque attribuito, sempre in maniera proporzionale alle scelte espresse, alle istituzioni indicate nel modello.

Il cinque per mille. È possibile destinare una quota pari al 5 per mille dell’imposta sul reddito alle seguenti finalità: sostegno degli enti del volontariato, Onlus, associazioni riconosciute, fondazioni; finanziamento agli enti della ricerca scientifica e dell’università; finanziamento agli enti della ricerca sanitaria; sostegno alle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici; sostegno alle associazioni sportive dilettantistiche riconosciute ai fini sportivi dal Coni a norma di legge che svolgono una rilevante attività di interesse sociale. Per esprimere la scelta, è necessario apporre la firma nell’apposito riquadro del modello allegato alla dichiarazione dei redditi, corrispondente ad una soltanto delle finalità destinatarie della quota del 5 per mille dell’Irpef. Per alcune delle finalità, è possibile indicare anche il codice fiscale del soggetto cui si intende destinare direttamente la quota.

La scadenza della presentazione della scelta. La scheda con le scelte dell’8 e del 5 per mille va presentata, in busta chiusa, entro il 30 settembre di ciascun anno:

– allo sportello di un ufficio postale che provvederà a trasmettere le scelte all’Amministrazione finanziaria. Il servizio di ricezione della scheda da parte degli uffici postali è gratuito. L’ufficio postale rilascia un’apposita ricevuta;
– a un intermediario abilitato alla trasmissione telematica (professionista, Caf, etc.). Quest’ultimo deve rilasciare, anche se non richiesta, una ricevuta attestante l’impegno a trasmettere le scelte. Gli intermediari hanno facoltà di accettare la scheda e possono chiedere un corrispettivo per l’effettuazione del servizio prestato.

La busta per la presentazione della scelta. La busta da utilizzare per la presentazione della scheda deve recare l’indicazione “Scelta per la destinazione dell’8 per mille e del 5 per mille dell’Irpef”, il codice fiscale, il cognome e nome del contribuente. La scheda deve essere integralmente presentata anche se è stata espressa soltanto una delle scelte consentite (8 o 5 per mille dell’Irpef). Inoltre, la scheda per la destinazione dell’8 e del 5 per mille dell’Irpef può essere presentata direttamente dal contribuente avvalendosi del servizio telematico.

29 aprile 2013

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