Ostiense, un ponte dedicato a Settimia Spizzichino

La struttura è stata intitolata all’ebrea testimone delle persecuzioni naziste che tornò viva da Auschwitz e poi visse tutta la vita nel quartiere della Garbatella. L’inaugurazione ufficiale è prevista per il 3 dicembre di Lo. Leo.

È stata l’unica donna tornata viva dalla retata del 16 ottobre 1943 nel ghetto di Roma. E fino al 2000, anno in cui è morta, Settimia Spizzichino ha vissuto nel quartiere della Garbatella, dove da venerdì 17 novembre, 74° anniversario dell’emanazione delle leggi razziali, un ponte porta il suo nome.

«Vogliamo mantenere viva, a beneficio dei giovani e delle future generazioni, la memoria degli orrori dell’Olocausto – spiega il sindaco, Gianni Alemanno -. Settimia fino all’ultimo ha voluto ricordare e raccontare la terribile esperienza di Auschwitz, dimostrando che il tempo che passa non può essere un alibi per dimenticare, né per abbassare la guardia di fronte a qualsivoglia episodio di razzismo». Il primo cittadino invita inoltre la città e tutte le istituzioni a partecipare all’inaugurazione ufficiale prevista per il prossimo 3 dicembre.

La richiesta dell’intestazione del ponte della circonvallazione Ostiense a Settimia Spizzichino, “vittima della persecuzione nazista (1921 – 2000)” è stata accolta con particolare entusiasmo dall’assessore alla Cultura, Dino Gasperini: «È il modo migliore per mantenere viva la memoria di una donna straordinaria vittima di una persecuzione atroce. Settimia Spizzichino ha regalato all’umanità preziosi insegnamenti di vita che saranno ricordati dalla Capitale con un luogo a lei dedicato e continueranno a vivere nella coscienza di tanti giovani. Rispettiamo così – aggiunge Gasperini – anche il suo desiderio profondo che la testimonianza che ci ha lasciato sulla tragedia dell’Olocausto non sia dimenticata, perché simili orrori non si ripetano mai più».

19 novembre 2012

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