Nella Capitale una rassegna sul clavicembalo

Al Museo nazionale degli strumenti musicali, il gruppo L’Architasto promuove il festival dedicato al più antico degli strumenti a tastiera di Valentina Lo Surdo

Per molti anni, sino ad alcuni decenni scorsi, Roma ha giocato un ruolo centrale nella valorizzazione e nella riscoperta della letteratura clavicembalistica, facendosi teatro di prestigiose manifestazioni dedicate al più antico degli strumenti a tastiera, principe nei salotti della Capitale sino alla metà del Settecento. Una tradizione gloriosa, legata a un illustre passato che affonda le sue radici nel XVI secolo, con le prime edizioni a stampa di musica da tasto pubblicate proprio a Roma, sviluppando quindi nel Seicento una feconda scuola, grazie a grandi protagonisti della scena clavicembalistica romana come Bernardo Pasquini e Girolamo Frescobaldi, e culminando entro la prima metà del Settecento con episodi celeberrimi come la tenzone alle tastiere che vide Domenico Scarlatti duellare con Georg Friedrich Haendel nel palazzo del cardinale Ottoboni.

Oggi ci pensa l’Architasto, un gruppo formato da docenti ed esecutori di clavicembalo, a riportare in auge questa tradizione, con il preciso intento di celebrare i fasti tastieristici romani, offrendo al pubblico capitolino otto concerti a ingresso libero. L’attuale edizione del Festival Internazionale L’Architasto intitolata al “Clavicembalo”, si terrà dal 9 al 19 ottobre presso il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali (Piazza Santa Croce in Gerusalemme 9/A), beneficiando della presenza di un testimonial d’eccezione come Gustav Leonhardt, autentico nume tutelare della tastiera storica nel mondo, cui è affidato il concerto inaugurale, consacrato a musiche tedesche e francesi comprendenti “Allemande”, “Chaconne”, “Prèlude & Fantasie”.

Nei successivi appuntamenti si avvicenderanno alcuni tra i migliori esecutori italiani: da Enrico Baiano (giovedi 16 ottobre alle 18.00, con un programma dedicato a Domenico Scarlatti e coevi), a Francesco Cera (con le Suites Francesi e il Concerto Italiano bachiano proposti sabato 18 ottobre alle 18.00), dalla direttrice del festival Annalisa Martella (venerdì 10 ottobre, ore 18.00, con un concerto dedicato a Sonate, toccate e trascrizioni di “Bach e gli altri”) a Chiara Tiboni (un viaggio musicale “Dalle sponde della Manica” previsto per domenica 19 ottobre alle 11.30, con musiche di Couperin, Duphly, Purcell e Haendel), sino ad una sezione speciale intitolata ai “nuovi interpreti”, che saranno in questa edizione Ivana Cascina (venerdì 17 ottobre, ore 18.00, prevedendo un “Florilegium” di autori tedeschi e napoletani) e Carmen Barlotti (sabato 11 ottobre alle 18.00 sarà la volta delle “Suites” di Haendel, Bach, Couperin e Balbastre).

Non mancherà un concerto per più cembali e orchestra, che sarà interpretato dall’ensemble dell’Architasto diretto da Ezio Monti, comprendendo la partecipazione in qualità di solisti degli stessi Martella e Tiboni, con l’aggiunta di Elisabetta Fardelli e Angela Naccari (domenica 12 ottobre, ore 11.30, matinée domenicale intitolato “I concerti per clavicembalo e archi di Johann Sebastian Bach” a uno, due e tre clavicembali).

Una rassegna che si propone di tratteggiare i punti salienti del repertorio per strumento a tastiera dell’Europa barocca nella sua capitale d’elezione, in un luogo precipuo come l’Auditorium del Museo nazionale degli strumenti musicali. Un museo che abbraccia una formidabile raccolta, unica in Italia e tra le più ricche del mondo: un patrimonio ingiustamente trascurato, che meriterebbe una costante sollecitazione da parte dei media e del pubblico.

Per informazioni: tel: 06.44254823 – cell. 338.5453353, 338.1544958, 347.6473266 – sito web: www.larchitasto.org

26 settembre 2008

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