Nel Lazio si risparmia con paura

Il rapporto sulla povertà della Comunità di Sant’Egidio. Forti disuguaglianze. Crescono i nuclei che non riescono a far fronte a una spesa imprevista oltre i 750 euro da Redattore Sociale

Il Lazio si caratterizza per una marcata disuguaglianza: una quota elevata di lavoratori dipendenti a reddito medio/basso e di pensionati, un piccolo gruppo di persone con un altissimo reddito e alcune «sacche di povertà». Lo evidenzia il rapporto sulla povertà a Roma e nel Lazio, curato dalla Comunità di Sant’Egidio.

Molte famiglie stanno affrontando la crisi eliminando, se possibile, parte del «superfluo» materiale e culturale. Ma alla riduzione delle spese e alla richiesta di piccoli prestiti «si aggiunge la paura di non potere sostenere spese impreviste, specie in campo sanitario». Recenti stime mostrano «una forte crescita delle famiglie che nel Lazio hanno dichiarato di non poter sostenere spese impreviste di importo pari o superiore ai 750 euro: erano il 32% nel 2008 (come la media nazionale), sono diventate il 38,8% nel 2009 (33,3% la media nazionale)».

Effetti della indisponibilità economica sono prestiti e usura. L’aumento complessivo di prestiti richiesti dalle famiglie alle banche è stato, secondo l’ultimo rapporto della Banca d’Italia, pari a circa 100 miliardi di euro in più rispetto al 2009, con una crescita percentuale del 20,8%; i cittadini residenti nel Lazio nel 2010 si sono classificati all’8° posto in Italia e, tra le province, Roma registra la maggiore sofferenza. Inoltre il Lazio, e in particolare la capitale, continua ad essere tra le zone d’Italia più esposte all’usura. Sebbene i dati siano ampiamente sottostimati, in quanto sono pochissime le denunce alla polizia, si ritiene che i commercianti vittime di usurai siano stati in un anno non meno di 28mila. Alla tradizionale figura del “cravattaro” di quartiere, «si sono affiancate strutture più grandi, incluse le grandi organizzazioni mafiose o legate ai clan familiari».

La percentuale di chi dichiara di non essere stato in grado di «fare un pasto adeguato almeno ogni due giorni» nel Lazio è del 6,6%; il Rapporto ipotizza che «almeno il 4% della popolazione romana sia in una condizione di povertà economica assoluta. Si tratta di oltre 100mila individui su una popolazione complessiva di oltre 2,7 milioni di abitanti». Complessivamente, la popolazione residente nel Lazio, con più di 5 milioni e mezzo di abitanti, rappresenta quasi il 10% della popolazione del nostro Paese, e si concentra prevalentemente nella provincia di Roma, dove vivono quasi 3 abitanti su 4.

28 giugno 2011

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