Musica e film per i degenti negli ospedali e i reclusi nelle carceri

L’iniziativa natalizia della Regione Lazio, presentata al policlinico Gemelli alla presenza di Carlo Verdone, che definisce il progetto «una piccola pillola antidepressiva» di Jacopo D’Andrea

«Una piccola pillola antidepressiva». Così Carlo Verdone definisce l’iniziativa “è Natale per tutti”, organizzata dalla Regione Lazio, tramite l’assessorato regionale all’Arte, sport e alle politiche giovanili e quello agli Enti Locali e alla Sicurezza. Il progetto – presentato sabato scorso (18 dicembre 2010) nell’Aula Brasca del policlinico Gemelli – porterà alcuni film della recente commedia italiana negli ospedali del Lazio. Anche perché «vedere un film soprattutto una commedia, fa bene allo spirito di quanti sono costretti in un momento di difficoltà a stare, durante il Natale, lontani dalle loro famiglie» riprende Verdone, testimonial dell’iniziativa.

E così, i pazienti di alcuni ospedali della regione (oltre al Gemelli c’è il Sant’Eugenio ma anche il Grassi e il Belcolle di Viterbo, ad esempio) potranno gustarsi, tra l’altro, l’ultimo lavoro di Verdone “Io, loro e Lara”; ma anche il recente campione d’incassi “Benvenuti al Sud”, interpretato da Claudio Bisio e dalla giovane Valentina Lodovini, presente anche lei all’inaugurazione dell’iniziativa; nonché “Genitori e figli” (proiezione prevista alle 15.30 del giorno di Natale al Grassi di Roma) per la regia di Giovanni Veronesi.

Ma “è Natale per tutti” prevede anche dei concerti nelle carceri laziali. A suonare infatti per i detenuti delle principali case di reclusione della regione ci sarà Federico Zampaglione (il 21 dicembre a Civitavecchia), Max Gazzè (a Rebibbia, il 30 dicembre) ma anche Marco Masini (al carcere di Viterbo il 3 gennaio). Previste le esibizioni di due cori gospel: il “Queens community chori” e il “NY State choir”, rispettivamente nella casa circondariale di Rebibbia femminile e in quella di Civitavecchia.

Enrico Ruggeri invece ha già tenuto un concerto sabato scorso alle 14 a Regina Coeli. Una performance di due ore che, a detta del governatore del Lazio Renata Polverini, «ha entusiasmato i detenuti» oltre a «farmi quasi commuovere».

E commozione mista a sorpresa gioiosa c’è stata anche per i pazienti del Gemelli alla vista di Carlo Verdone, appunto, che dopo le rituali interviste ai giornalisti, si è concesso a quanti, persone in visita ai loro familiari e pazienti, hanno chiesto autografi e foto. Poi tra un «Lei è un maestro!» e un bacio affettuoso, Verdone è entrato nell’Aula Brasca dove alcuni volontari, altri pazienti, medici e i dirigenti del Policlinico Gemelli lo hanno accolto con calore.

Il popolare regista romano, prima della proiezione inaugurale del suo “Io, loro e Lara”, ha anche concesso un piccolo siparietto involontario. A chi gli chiedeva «Stai fremendo per Milan-Roma (per la cronaca finita con una vittoria dei giallorossi per 1 a 0, ndr)?», Verdone ha risposto: «No veramente vado de prescia, perché mi si è rotto un tubo sul tetto di casa e praticamente… c’ho casa distrutta… completamente allagata: gli operai guardano in su e non sanno che fa». Per poi aggiungere con tono compassato: «E vabbè, vorrà dire casa bagnata, casa fortunata».

Applausi, abbracci e foto con i fan anche per Vinicio Marchioni, “er Freddo” della serie televisiva “Romanzo criminale”. L’attore romano ha detto: «Noi siamo dei privilegiati, ed è importante quindi portare un sorriso a quanti sono meno fortunati di noi. Questo è un ottimo modo per cercare di dare il sollievo, i sogni e il divertimento che i film possono concedere».

20 dicembre 2010

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