“Muri legali” per i graffitari e la “street art”

Grazie all’accordo tra Roma Capitale e le associazioni Walls e 21 Grammi, in 35 aree della città i “writers” potranno esprimere la loro creatività. Visconti: «Un modo per arginare il vandalismo» di Francesca Samà

Trentacinque “muri legali” in 31 strade di 8 Municipi usati come tele per i “graffitari”. È la mappa dei luoghi della città in cui i “writers” potranno esprimere la loro creatività: 15mila metri quadri individuati in seguito all’Urban Act, l’accordo siglato da Roma Capitale e le associazioni Walls e 21 Grammi per arginare il fenomeno del vandalismo che deturpa monumenti e muri a colpi di spray. A delimitare le aree dedicate ci sono le targhe bianche con i loghi di Roma Capitale e la scritta “Muro libero”.

I primi soggetti dei muri legali sono stati realizzati ieri, giovedì 12 luglio, dagli artisti capitolini Orma, Trota e Thoms sui muri della stazione metro Monti Tiburtini, sotto lo sguardo dell’assessore all’Ambiente di Roma Capitale, Marco Visconti, che ha dato il via all’iniziativa. Altri graffiti legali saranno realizzati sul viadotto Gronchi, a via Collatina, via Portuense, circonvallazione Gianicolense, via Angelo Emo, viale Falcone e Borsellino. Sui muri perimetrali di alcune stazioni metro verranno realizzati invece gli “Hall of fames”, pareti affidate per tre mesi a writers riconosciuti dall’Urban Art per la realizzazione di opere complesse e di alto livello.

«Grazie a Urban Act e ai muri legali – dichiara Visconti – si dà libero sfogo a chi è un artista, in modo tale che i cittadini possano notare la differenza tra artista e vandalo, contro cui continuerà a esserci tolleranza zero. Perché – aggiunge – ci vuole un secondo per sporcare un muro, ore per ripulirlo». Il Patto riguarda, quindi, la valorizzazione dei talenti della “street art” e l’educazione alla creatività attraverso i graffiti, «valorizzando così – spiega Visconti – il potenziale artistico di questa forma espressiva e contribuendo nel contempo a riqualificare spazi degradati della città».

Attivato anche il sito internet www.urbanact.it dedicato agli artisti del panorama europeo della “street art” e ai ragazzi che si avvicinano a questa forma d’arte. «Si tratta – precisa l’assessore – di uno spazio di informazione e di condivisione, ma anche di una vetrina per chi crede che questa forma d’arte contemporanea possa essere espressione di una cultura metropolitana e occasione di riqualificazione di luoghi degradati e marginali».

13 luglio 2012

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