Marchei voce degli «ultimi» va su iTunes

Ritratto del vincitore del Good News Festival 2014. Pugliese, classe ’78, con il coautore del brano Fausto Top condivide la spiritualità guanelliana. Il testo premiato dedicato ai ragazzi di Scampia di Elisa Storace

“Rabbiosa” è il nome del gruppo di cui fanno parte Valerio Marchei e Fausto Top, i due musicisti che, con il brano “Ultimi”, hanno vinto l’edizione del Good News Festival di quest’anno rispettivamente come cantante e autore del testo. Un nome che fa pensare a chitarre elettriche scatenate e ad assoli di batteria stile John Bonham, ma che, in realtà, dimostra solo che le apparenze ingannano. “Rabbiosa” infatti non è solo un aggettivo ma anche il nome di un torrente che scorre in Valchiavenna. Passando per Fraciscio, paese natale di san Luigi Guanella. «Fausto ed io siamo molto legati alla spiritualità guanelliana: lui è cresciuto nell’oratorio don Guanella di Roma, io in quello di Alberobello – chiarisce Valerio – ed è al fiume che scorre dove nacque il santo che la band deve il nome».

Niente rock arrabbiato, dunque. Solo, come spiega Marchei, pugliese, classe ’78, tanta passione per la musica, che entrambi hanno avuto fin da bambini: «Io ho cominciato a suonare rubando la chitarra di papà, poi, quando avevo 9 anni, mia madre mi iscrisse a una specie di “Zecchino d’Oro” dei Trulli. Arrivai terzo e da lì iniziai a studiare chitarra e canto e la passione si è trasformata in una professione». Quelli successivi, per lui come per Fausto Top, sono anni passati suonando nei locali e nelle piazze. Fausto, più grande di Valerio di qualche anno, diventa cantante ma soprattutto autore di testi, pubblicando con Bmg Ariola e collaborando con cantautori come Edoardo De Angelis, mentre Valerio, dopo molti concerti in Puglia e non solo, vince il concorso nazionale «Musica è…» e decide di trasferirsi nella Capitale.

«Quattro anni fa – ricorda Marchei – ho deciso di venire a Roma per iscrivermi al Dams e approfondire il linguaggio televisivo, la mia seconda passione, e oggi lavoro a Sky nel reparto tecnico. Con Fausto – aggiunge – ci conoscevamo “di fama” già prima, così, quando ci siamo incontrati di persona, abbiamo subito deciso di collaborare, sempre uniti dallo spirito di condivisione di don Guanella». Anche “Ultimi”, la canzone vincitrice del Festival, ha una forte impronta guanelliana, come racconta ancora Valerio: «All’inizio “Ultimi” non nasce per il Good News Festival ma per l’Associazione Ultimi, di cui riprende il nome, fondata nel 2012 da don Aniello Manganiello con il giornalista Andrea Manzi, per i ragazzi di Scampia. Avevamo già donato il brano a don Aniello perché lo usasse come inno – spiega – quando abbiamo saputo che il tema del Festival di quest’anno erano le periferie e lui ci ha subito incoraggiati a iscriverla alle selezioni. Anche per questo siamo contenti di aver vinto: perché speriamo serva a far conoscere l’associazione al maggior numero di persone possibile, per poter dare una mano ai giovani di don Aniello».

I ragazzi del sacerdote – guanelliano, per sedici anni parroco a Scampia – grazie all’associazione cercano un riscatto e una speranza per il futuro: attraverso incontri nelle scuole per parlare ai più giovani di legalità e, soprattutto, chiedendo che i beni confiscati alle mafie siano utilizzati per creare opportunità di lavoro. «Nelle prossime settimane – conclude Valerio – registreremo la canzone con il maestro Luigi Mas e la sua band, poi il brano verrà inciso e, credo prima della fine dell’estate, verrà messo su iTunes. Poi non so cosa succederà, ma il mio sogno è dare voce ai ragazzi di Scampia cantando davanti a Papa Francesco: portando a lui quest’inno degli “Ultimi” che, come ricorda sempre don Aniello, “hanno fame e sete di giustizia”, ma dalla loro periferia, con la Chiesa, possono tornare a risplendere».

9 luglio 2014

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