«Madonna dei Pellegrini», esaltazione di fede umile

Il capolavoro di Caravaggio a Sant’Agostino in Campo Marzio

In questi giorni, a causa di un piccolo incidente alla tela, i giornali si sono interessati di un capolavoro di Caravaggio, «La Madonna dei Pellegrini», custodito in una delle nostre chiese più belle: Sant’Agostino in Campo Marzio. La chiesa possiede altre grandi opere, come l’«Isaia» di Raffaello e la «Madonna del Parto» di Sansovino, ma certamente questo capolavoro del Merisi, come tante altre opere del pittore, ha il potere di catturare il nostro cuore e la nostra mente presentandoci il mistero cristiano in una luce sempre nuova, vibrante, tanto umana quanto spirituale, perché sa cogliere nel quotidiano anche più umile la luce di Dio. Questa giovane donna, che si affaccia sulla soglia col suo bambino per ricevere l’omaggio di due pellegrini, ci riempie di stupore con la sua popolana bellezza. I pellegrini hanno i piedi infangati, segno della fatica e della durezza del viaggio, ma nei loro occhi c’è tutto il rapimento della visione. È bello anche per noi inginocchiarci con i due adoranti davanti a questa Vergine col bambino, sentendoci pellegrini e stanchi per la fatica del viaggio, per farci consolare da Colei che ci viene incontro nel cammino.

26 febbraio 2006

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