«Madagascar», cartoon dinamico e ben riuscito

Una zebra, un leone, una giraffa e un ippopotamo. Sono i protagonisti di Madagascar, il nuovo film d’animazione della Dreamworks di Massimo Giraldi

Un cartone animato “vecchio stile”, con gli animali che parlano, apre la nuova stagione cinematografica. Si tratta di «Madagascar». Ecco la zebra Marty che, desiderosa di lasciare lo zoo di New York per andare a conoscere la natura selvaggia, coinvolge Alex il leone, Melman la giraffa (nella foto) e Gloria l’ippopotamo a intraprendere un viaggio verso un mondo mai visto. I quattro si ritrovano così sull’isola di Madagascar. Costretto a inventarsi un modo per sopravvivere, il gruppetto incontra i nativi, fa amicizia con loro, ma dopo molte disavventure, decide di riprendere la nave e tornare a New York. Non sanno che il carburante è finito e che dovranno restare lì per sempre. Questo nuovo cartoon della Dreamworks recupera freschezza, inventiva, simpatia. Gli animali parlanti (inventati dalla Disney) risultano tutti simpatici e ben motivati. In maniera semplice, ma sostanziale, è condotto il tema portante dell’incontro/scontro tra la “civiltà” della metropoli con le sue giuste attrattive e la “inciviltà” dell’isola selvaggia, della vita all’aria aperta. Dinamico il disegno, buone le musiche, azzeccato il doppiaggio italiano.

11 settembre 2005

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