L’estate con la Comunità di Sant’Egidio

Anche in agosto, servizi aperti per assistere chi è nel bisogno. Previste anche gite fuori città. Torna il programma per gli anziani in tre quartieri. Proposte anche attività per l’Emilia di Nicolò Maria Iannello

Estate, tempo di amicizia e di solidarietà. È questo lo spirito con cui la Comunità di Sant’Egidio vive i giorni caldi dell’anno, quando Roma si svuota e «torna la solitudine, il grande nemico che affligge i poveri, i senza fissa dimora, i disabili e gli anziani». A spiegarlo è Rita Cutini, da anni impegnata con la comunità trasteverina nel sostegno ai più deboli, che racconta come da diverse settimane «a circa 1000 anziani vengono proposti dei soggiorni fuori città, nella zona dei Castelli, al fresco, per vivere insieme una vacanza tra vecchi e nuovi amici, dato che quest’estate è aumentata la presenza di persone provenienti dagli istituti con cui abbiamo collaborato». E anche quest’anno torna «Viva gli anziani», il programma di assistenza domiciliare per gli ultrasettantacinquenni che dal 2004 la Comunità di Sant’Egidio porta avanti in collaborazione con la Regione Lazio, Roma Capitale e il ministero della Salute. «L’iniziativa coinvolge più di 4mila anziani che vivono all’Esquilino, a Trastevere e a Testaccio», le tre aree dove otto anni fa il progetto è stato avviato in via sperimentale. A queste persone «vogliamo essere vicini non solo facendo la spesa o acquistando le medicine ma preoccupandoci di chiedere come stanno».

Si tratta di «una maniera molto semplice ma efficace per non lasciarli soli nel momento del bisogno», aggiunge la volontaria. Una testimonianza del successo del progetto «è la diminuzione del numero di ricoveri ospedalieri» perché «se hai qualcuno accanto non ti lasci andare». In quest’ottica, saranno molte le occasioni per stare insieme con chi è solo, «come feste, pranzi e visite». Infatti, «stare insieme è una grande forza perché ti permette di vedere in maniera diversa i problemi e ti dà la sensazione che ce la puoi fare anche nei momenti più critici». Uno sguardo particolare è rivolto ai senza fissa dimora «per i quali continuano a essere attivi la mensa di via Dandolo e le cene itineranti nei vari quartieri della città». Per loro poi ci sarà la tradizionale «cocomerata» di ferragosto. E si approfitta delle vacanze per portare i bambini delle Scuole della pace in colonia e in gita. Dei soggiorni sono organizzati «anche per gli “Amici” disabili».

A prendere parte alle varie iniziative di solidarietà che proseguiranno ad agosto saranno trenta gruppi parrocchiali e scout provenienti da tutta Italia, riferisce Cutini: «Sono attese più di mille persone che vogliono condividere questa amicizia con i poveri». E con il sostegno della preghiera quotidiana, «che a Trastevere continuerà regolarmente», l’estate solidale della Comunità di Sant’Egidio non dimentica i terremotati dell’Emilia: «Molte le cene organizzate per raccogliere fondi e alcuni gruppi di giovani sono in partenza da Roma per raggiungere le zone colpite dal sisma e dare una mano alla gente, in particolare agli anziani». Ma per la Comunità di Sant’Egidio la solidarietà va oltre i confini nazionali: «Diversi i volontari – aggiunge Cutini – che andranno in Africa e in Albania, dove nello specifico vogliamo fare visita ai malati psichiatrici ricoverati negli istituti». Tutte queste iniziative «vanno al di là dell’emergenza caldo perché l’amicizia non va mai in vacanza», commenta Cutini. Infatti, «solo superando un approccio emergenziale si può costruire un legame che dura tutto l’anno».

26 luglio 2012

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