Legge di stabilità, approvata l’apertura di nuove sale da poker

La commissione Bilancio del Senato ha votato un sub-emendamento che dà il via libera a mille nuovi locali. Luca Borgomeo (Aiart): «Atteggiamento irresponsabile che colpisce migliaia di famiglie » di R. S.

Approvato ieri, 19 dicembre, dalla commissione Bilancio del Senato un sub-emendamento del Pdl alla legge di Stabilità che prevede, da subito, l’apertura di nuove sale da poker, cancellando la norma che avrebbe fatto slittare i termini al giugno prossimo. Un «atteggiamento irresponsabile» che colpisce «migliaia di famiglie»: è il commento del presidente dell’Aiart (associazione di telespettatori cattolici) Luca Borgomeo, per il quale «è inaccettabile che si aumentino le sale d’azzardo». Il presidente Aiart mette l’accento anche sul ruolo della stampa e sulla questione della pubblicità in tv, chiedendo al governo «un’indicazione chiara»: su questo aspetto, sottolinea, «si gioca parte della sua credibilità».

«Preoccupato e sconcertato» si dice anche il ministro della Salute Renato Balduzzi: emendamenti «notturni e corsari – ha dichiarato nel corso della sua conferenza di fine anno sui lavori del disegno di legge Stabilità al Senato – in materia di gioco d’azzardo patologico sembrano invertire l’atteggiamento del governo su una questione che ha un impatto drammatico». Questa, ha sottolineato, «è una fase convulsa che vede il governo impegnato a cercare di difendere i propri interventi. Siamo in presenza di lobby e gruppi di interesse; ho rappresentato le mie ragioni ai colleghi di governo interessati dalla materia. Mi auguro che il senso coraggioso delle scelte fatte dal governo in tema di salute e poi migliorate in parlamento non vengano attenuate da emendamenti corsari in zona Cesarini».

«Incredibile» è la parola usata anche dal ministro per la Cooperazione e per l’integrazione Andrea Riccardi. «Mi sembra incredibile – ha rilevato – che in un momento di difficoltà economica del Paese, in cui tante famiglie si rovinano nella speranza di una vincita miracolosa, si approvino emendamenti in Commissione per anticipare l’apertura di nuove sale da poker, come se già non bastasse la sterminata offerta di giochi a premi». Per padre Masismo Rastrelli, presidente della Consulta nazionale antiusura, «queste iniziative vengono prese dallo Stato, e già questa è una follia, che crede così di pareggiare il bilancio ma rovina gli uomini». La gente oggi, ha commentato all’agenzia Sir, «va a giocare e non ha da mangiare. Ci sono giovanissimi ma pure persone di 50 – 60 anni: la follia ha preso il posto del senno. E lo Stato continua a rovinare mariti, mogli, ragazzi, giovani e anziani». Le persone per il gioco «s’indebitano, finiscono in mano agli strozzini, si ammazzano. È un delitto rovinare gli uomini, e dobbiamo interrogarci su quanta parte abbia lo Stato in questa disperazione e in queste morti».

Il vice presidente della Consulta nazionale antiusura monsignor Alberto D’Urso sottolinea il «crescente aumento delle vittime della ludopatia», un male che è «frutto di una pubblicità ingannevole e di insane decisioni politiche». E ora si aggiungono «altre mille occasioni offerte a quanti sono più fragili e deboli per rovinarsi». Il vice presidente della Consulta, ribadendo il suo giudizio negativo di fronte alla decisione della commissione Bilancio del Senato ma anche di fronte « alla proposta avanzata da alcuni di togliere l’Imu aumentando, in prospettiva, ancor di più i giochi d’azzardo», ribadisce che «di gioco in Italia si muore». Di qui l’invito a quanti hanno responsabilità educative perché mettano al centro delle loro scelte non il profitto ma «la dignità della persona».

20 dicembre 2012

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