Le brigidine ricordano Madre Riccarda
La serva di Dio moriva il 26 giugno 1966. Madre Famiglietti: «Visse la vita religiosa con perfetto spirito di fede e assoluta fedeltà al volere divino» di Laura Badaracchi
Anche se di origini londinesi, la sua storia è profondamente legata a Roma: si spense nella casa di Piazza Farnese 96 esattamente 45 anni fa, il 26 giugno 1966. In occasione di questo anniversario, la serva di Dio Madre Maria Riccarda Beauchamp Hambrough, abbadessa generale dell’Ordine del Santissimo Salvatore di Santa Brigida, verrà commemorata in modo particolare durante la Messa del 26 alle 7.30, nella chiesa annessa alla Casa madre delle brigidine.
Nata in una famiglia anglicana il 10 settembre 1887 a Londra, secondogenita di tre figli, Maria Riccarda riceve il battesimo sotto condizione a 4 anni, subito dopo la conversione al cattolicesimo dei suoi genitori. Resta affascinata dall’esperienza religiosa della Beata Madre Elisabetta Hesselblad – anche lei convertitasi al cattolicesimo, scomparsa nel 1957 –, fondatrice dell’Ordine; così nel 1914 decide di raggiungerla nella capitale. Diventa delle sue prime figlie spirituali, accompagnandola nei suoi viaggi all’estero.
Alla fine della prima guerra mondiale, nel ’18, suor Maria Riccarda emette la professione perpetua dei voti; tra gli incarichi di responsabilità che le vengono affidati, quello delicato di maestra delle novizie, di superiora e di segretaria della fondatrice. A Djursholm, vicino Stoccolma, partecipa nel ’23 all’inaugurazione della prima fondazione brigidina in Svezia, dopo la Riforma protestante. L’anno seguente, rientra a Roma e nel ’31 si trasferisce dalla prima casa dell’Ordine (in via delle Isole) a quella dove era vissuta e morta santa Brigida, in Piazza Farnese. Instancabile nella promozione e crescita delle brigidine nel mondo, insieme a Madre Elisabetta, nel 1935 ritorna in Svezia per l’inaugurazione della nuova casa a Vadstena.
Madre Riccarda accompagnerà la fondatrice in udienza da Papa Pio XII, nel 1940, per l’approvazione delle Costituzioni definitive. Il 24 aprile 1957 assiste Madre Hesselblad fino agli ultimi istanti della sua vita; circa un anno dopo, il 3 maggio 1958, viene scelta come prima abbadessa generale dopo la fondatrice: lo sarà fino al 1964, due anni prima della morte. «Di indole materna, comprensiva e affettuosa verso le sue consorelle, visse la vita religiosa con perfetto spirito di fede e assoluta fedeltà al volere divino, offrendo una chiara testimonianza di grande lealtà e magnanimità», riferisce Madre Elisa Famiglietti, oggi vicaria generale dell’Ordine. E descrive Madre Riccarda quale «donna di preghiera, dai tratti e dai portamenti amabili», vissuta costantemente «nella meditazione del mistero di Dio, che illuminava i silenzi della sua preghiera e delle interminabili ore di adorazione».
Accogliendo sofferenze fisiche e dolori interiori, come Madre generale «seppe coniugare la profezia di Santa Brigida, ripresa dalla Beata Elisabetta, con i segni del rinnovamento del Concilio Vaticano II, che si concludeva proprio l’anno prima della sua morte», nota Madre Elisa. La fama di santità che aveva accompagnato Madre Riccarda durante l’esistenza, proseguita dopo la sua scomparsa, ha mosso l’Ordine ad aprire il 5 luglio dello scorso anno il processo diocesano della causa per la sua beatificazione.
Lo stesso percorso è stato inaugurato per altre due religiose brigidine: Madre Maria Caterina Flanagan, anche lei londinese (1892-1941), commemorata nel 70° anniversario della morte il 19 marzo, e la giovane Suor Maria Maddalena Moccia, novizia napoletana scomparsa a neppure 24 anni il 20 aprile 1922, emettendo i voti sul letto di morte.
22 giugno 2011