L’Apostolato della Preghiera

A Roma alcune centinaia di aderenti animano la realtà dell’AdP, presente nelle parrocchie ma anche negli ospedali con i malati di Laura Badaracchi

Come lievito nella pasta, che si concretizza nelle comunità parrocchiali e nei nosocomi romani: una realtà “nascosta” nell’orazione costante e in una presenza discreta, quella dell’Apostolato della Preghiera. Nella diocesi «si adopera in un servizio di apostolato che cerca di diffondersi capillarmente nelle parrocchie attraverso la formazione di gruppi, incontri di formazione, scuole di preghiera», spiega Maria Federica Barchetti, responsabile dell’AdP nella Capitale e sua rappresentante all’interno della Consulta diocesana delle aggregazioni laicali.

Ma il movimento di spiritualità, scaturito dalla Compagnia di Gesù, ha radici antiche: nato in Francia nel 1844 ad opera di padre Francesco Saverio Gautrelet, l’AdP prende il via in uno scolasticato dei Gesuiti, «fra studenti che desideravano ardentemente di partire per le missioni», riferisce Barchetti. Padre Gautrelet, continua, «insegnò loro a sostenere l’attività apostolica dei sacerdoti, in particolare dei missionari, con l’offerta del proprio vissuto quotidiano». In seguito padre Enrico Ramière diede un ulteriore impulso al movimento attraverso l’approfondimento della devozione al Cuore di Gesù, divenuta una componente essenziale della spiritualità dell’Apostolato della Preghiera. Che oggi non solo è diffuso capillarmente in Europa ma in tutti i continenti. Attualmente i centri eretti in Italia superano quota 20mila, i “Biglietti mensili” diffusi sfiorano un milione e 200mila copie, mentre il mensile “Il Messaggio del Cuore di Gesù” viene spedito a 14mila abbonati.

Cosa fanno concretamente gli aderenti all’AdP? «Ne diffondono la spiritualità attraverso l’esercizio della preghiera, intesa come ricerca di dialogo autentico e personale con il Signore – spiega la responsabile diocesana -. L’aspetto più tipico della spiritualità dell’AdP è rappresentato dalla “preghiera apostolica”, che consiste nell’offrire giorno per giorno tutta la propria vita in unione al sacrificio eucaristico e secondo intenzioni mirate che il Santo Padre stesso approva, oggetto della preghiera di milioni di fedeli in tutto il mondo». In pratica, tutto questo avviene «attraverso la preghiera dell’offerta quotidiana, che ha varie formule nelle diverse lingue, ma che è prima di tutto un atteggiamento interiore di apertura all’amore infinito di Dio (il cui simbolo espressivo è rappresentato dal Sacro Cuore), e al tempo stesso di incarnazione, di attenzione ai segni dei tempi, agli avvenimenti umani che fanno oggetto delle intenzioni mensili. Così la preghiera di offerta è missionaria, universale e apostolica». In Italia, come in altri Paesi, alle intenzioni del Papa (generale e missionaria) se ne aggiunge una assegnata dalla Conferenza episcopale italiana. Il gesuita padre Kolvenbach, attuale direttore mondiale dell’AdP, ha sottolineato che queste intenzioni possono essere considerate come «le passioni del Cuore di Cristo», ciò per cui il Signore continua a offrirsi nella Messa.

Nella diocesi di Roma gli aderenti sono alcune centinaia, racconta la responsabile, da quasi 3 anni alla guida dell’AdP romano: «Abbiamo forme speciali di consacrazione al Sacro Cuore di Gesù per adulti, bambini e famiglie. Inoltre cerchiamo di essere presenti negli ospedali a fianco degli ammalati, sia attraverso singoli membri del movimento, sia attraverso i ministri straordinari dell’Eucaristia, consapevoli della necessità del sostegno spirituale nella fragilità della malattia o nella prossimità della fine della vita». Oltre alle riunioni locali nelle varie realtà parrocchiali, l’Apostolato promuove riunioni mensili presso la Sala Assunta, in via degli Astalli 16, a due passi dalla chiesa del Gesù (tra piazza Venezia e largo Argentina, in pieno centro storico), dove ha sede il Centro nazionale e diocesano dell’AdP (tel. 06.6976071). Accanto, in via degli Astalli 17, una delle principali librerie di cultura religiosa della città: attiva dal 1995, propone pubblicazioni di carattere teologico e religioso e costituisce il primo naturale punto vendita delle Edizioni AdP, specializzate nella pubblicistica sulla spiritualità del Sacro Cuore (tel. 06.697607201, e-mail libreria@adp.it).

Infine, il movimento affianca la pastorale diocesana promossa dal Vicariato, collaborando con le altre aggregazioni laicali «per una pastorale integrata, così come richiesto e auspicato dal cardinale vicario e dagli altri vescovi ausiliari», sottolinea Barchetti, che si sta preparando con gli altri responsabili italiani al IV Congresso nazionale AdP, in programma proprio a Roma dal 26 al 28 giugno. Al centro della riflessione comune, il 50° anniversario della pubblicazione dell’enciclica Haurietis aquas.

Prima di questo appuntamento, il movimento di spiritualità della Diocesi invita tutti i fedeli a partecipare a una Messa che verrà presieduta nella basilica di San Pietro dal cardinale Angelo Sodano il 22 aprile, alle ore 10. Al termine della celebrazione Benedetto XVI saluterà i membri dell’Apostolato della Preghiera, i gruppi e i movimenti che seguono la spiritualità di S. Ignazio di Loyola (Meg, Cvx, Volontariato ignaziano). L’iniziativa è promossa durante l’Anno saveriano ignaziano, festeggiato dai Gesuiti come anno giubilare. Infatti ricorre il 450esimo anniversario della morte di S. Ignazio di Loyola e vengono ricordati altri due suoi compagni: S. Francesco Saverio (patrono delle missioni) e Padre Fabre, primo sacerdote della compagnia di Gesù. Per partecipare alla Messa è necessario prenotarsi e richiedere i biglietti di ingresso in basilica al Segretariato nazionale dell’AdP (tel. 06.697607200).

6 aprile 2006

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