Lanciati i Fondi europei per sviluppo e occupazione
Cooperative sociali e green economy, agricoltura bio e turismo responsabile, villaggi ecologici e banche etiche: l’Europa riscopre il settore sociale. E stanzia 10 milioni di euro, che diventeranno 100 di Fabio Salviato
Arrivati oramai al quinto anno consecutivo di crisi economico-finanziaria, la Comunità Europea, dopo aver analizzato e “compreso” la gravità della situazione, cerca di attivarsi per proporre i primi provvedimenti di rilancio. In particolare la commissione Barnier, incaricata di seguire l’integrazione dei mercati, ha capito che il settore sociale potrebbe rappresentare uno sbocco interessante, almeno dal punto di vista occupazionale.
Per settore sociale la commissione Barnier intende un vasto ed articolato insieme di imprese che vanno dalle cooperative sociali (realtà particolarmente diffuse in Italia) fino ad arrivare alla green economy, all’agricoltura biologica e biodinamica, al turismo responsabile, alla bio architettura e villaggi ecologici fino a toccare le stesse banche etiche, ovvero banche che investono il 100% del denaro raccolto in attività ad indirizzo sociale, ecologico ed ambientale.
Si tratta di un importante risultato, frutto non solo delle ricerche condotte dai funzionari della comunità, ma anche delle pressioni, dei convegni ed incontri che anche le Banche Etiche stesse (attraverso Febea, cioè la Federazione Europea delle Banche Etiche ed Alternative) hanno effettuato negli ultimi anni.
In particolare la commissione ha capito che per dare impulso e in generale risollevare l’economia il comparto sociale oggi ha due importanti caratteristiche da offrire. Si tratta di un comparto in generale in controtendenza rispetto al sistema tradizionale, in quanto dimostra dopo 5 anni di crisi segnali di continua crescita. Inoltre, si tratta di un settore a forte assorbimento occupazionale, proprio in una fase in cui il tasso di disoccupazione in Italia e in Europa è tra i più alti dal dopoguerra (media del 11,5% con punte fino al 50% tra i giovani al di sotto dei 30 anni).
La commissione si sta quindi attivando attraverso Fondi dedicati al sociale, e in questo senso Sefea (Società europea di finanza etica ed alternativa) è stata accreditata dalla Comunità Europea per la gestione in Italia di questa tipologia di fondi, che hanno la caratteristica di investire in capitale di rischio per un periodo fino a 15 anni nei confronti delle “imprese sociali”. Si partirà con un primo fondo da 10 milioni di euro, per incrementarlo fino a 100 milioni.
Una proposta importante, capace di aprire un percorso di sostegno e supporto concreto di una nuova economia che rappresenta, anche agli occhi della stessa Comunità Europea, una realtà sempre più interessante e in fase di sviluppo. Una buona notizia nel panorama nazionale ed internazionale, una luce che si accende, nella notte di una crisi che morde sempre di più.
5 marzo 2013