La ricchezza più grande: l’anima che vive amando

La generosità del donare nella parabola del ricco e del povero Lazzaro

Ciò che maggiormente colpisce nella parabola del ricco e del povero Lazzaro del Vangelo di Luca è il suo finale: «Se non ascoltano Mosè e i profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti sarebbero persuasi». La frase fa trasparire un po’ dell’amarezza che attraversa il cuore di Cristo constatando la durezza del cuore dell’uomo che davanti alla ricchezza diviene insensibile. Il Salmo 49 ammonisce: «L’uomo nella prosperità non comprende, è come gli animali che periscono…». La compassione e la condivisione rendono grande l’uomo, dilatano il suo cuore riempiendolo di gioia, perché poter sovvenire alle necessità altrui ci rende simili a Dio che «apre la sua mano e ci sazia di beni» (Sal 103), che si piega dal cielo per soccorrere i poveri e «li solleva dalle immondizie fino a farli sedere accanto a sé» (Sal 113). Il ricco della parabola si crede potente perché possiede dei beni e si crede autorizzato ad ignorare chi è nel bisogno, come Lazzaro. Così facendo perde la ricchezza più grande: l’anima, che gioisce quando donando risplende della luce stessa di Dio.

30 settembre 2007

Potrebbe piacerti anche