La Madonna delle Lacrime a S. Maria Stella dell’Evangelizzazione

Il reliquiario da Siracusa fino alla comunità del Torrino, che lo ha accolto con momenti di preghiera e meditazione, e la fiaccolata mariana per le vie del quartiere di Federica Cifelli

Si è concluso ieri – domenica 26 ottobre – con l’affidamento di tutta la comunità parrocchiale alla Vergine Maria il primo pellegrinaggio del reliquiario della Madonna delle Lacrime di Siracusa in una parrocchia romana: Santa Maria Stella dell’Evangelizzazione. Qui il fazzoletto bagnato dalle lacrime che la statua della Madonna versò nel 1953, la fiala in cui furono raccolte e quella che fu utilizzata per l’analisi microscopica – contenente le lacrime ormai cristallizzate – sono arrivati venerdì scorso. Ad accoglierli, insieme al parroco don Francesco De Franco e agli altri sacerdoti della comunità, numerosi presbiteri della XXIV prefettura, che hanno concelebrato la Messa. Quindi la fiaccolata mariana per le vie del quartiere ha dato immediatamente il tono ai tre giorni dedicati alla Madonna delle lacrime: un segno per tutto il quartiere. Segno di speranza e di una fiducia che sa farsi abbandono.

Se ne è parlato nei diversi momenti di preghiera e di meditazione che hanno scandito queste giornate. Come il dibattito di ieri sera su scienza e fede, che ha visto come relatore uno dei sacerdoti del santuario di Siracusa che accompagnano il reliquiario nel suo peregrinare per l’Italia. In realtà, spiega don Francesco, «questa iniziativa, che non a caso abbiamo voluto nel mese di ottobre dedicato alla Vergine, si inserisce nell’ambito di un obiettivo pastorale più alto: rafforzare la spiritualità di una parrocchia come la nostra che di Maria porta il nome».

E proprio la forte dimensione comunitaria è stato il filo rosso che ha unito i tre giorni di accoglienza del reliquiario, portato anche in visita nelle famiglie di ammalati della parrocchia. «Abbiamo cercato di coinvolgere tutti – continua il parroco -, dai bambini, ai quali è stato dedicato un incontro di preghiera ieri pomeriggio, agli adulti. Naturalmente però il rilievo maggiore è stato dato ad anziani e malati, particolarmente toccati dall’incontro con le lacrime della Madonna». Come fu per il papà di uno dei parrocchiani della comunità del Torrino, che fu testimone della lacrimazione nel 1953, e «subito dopo la consacrazione della parrocchia ci propose di ospitare il reliquiario».

27 ottobre 2008

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