La fede di San Marcello martire nell’antica Roma

La chiesa che sorse in memoria del Pontefice ucciso all’epoca della persecuzione di Massenzio

La chiesa di San Marcello al Corso sorse sulla memoria del pontefice Marcello I, martire all’epoca della persecuzione di Massenzio. Fu ricostruita nel XII e nel XIV secolo affidata ai Servi di Maria. Dopo un disastroso incendio nel 1519 fu ricostruita dal Sansovino e dal Sangallo mentre la facciata fu edificata da Carlo Fontana nel 1682. La bellezza delle opere artistiche che arricchiscono la chiesa non deve farci dimenticare l’antica storia di questo luogo in cui si intrecciano la storia romana e la testimonianza cristiana del periodo di Massenzio al limitare della svolta costantiniana, così come ce la racconta la «Passio» redatta nel V secolo. Papa Marcello aveva riorganizzato la Chiesa dopo le furiose persecuzioni degli anni precedenti che ne avevano decimato le fila. Massenzio, infuriatosi, pretese dal Papa che lavorasse come schiavo presso la stazione postale della città di Roma, in latino «catabulum». Il popolo e il clero lo liberarono ma egli fu condannato a morte perché aveva consacrato, a dispetto delle leggi imperiali, la casa della matrona Lucina sulla via Lata, l’odierna via del Corso. Sul luogo del martirio sorse la chiesa di San Marcello.

4 giugno 2007

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