“La Duchessa”, intensità tra i «film di Natale»

Nelle sale l’ultimo lavoro di Saul Dibb sulla biografia di Lady Georgiana Spencer, personaggio reale in equilibrio tra vita pubblica e privata di Massimo Giraldi

I film che la convenzione ha voluto chiamare «di Natale» (con le distinzioni che ogni volta vanno fatte su questa etichetta) sono ancora nelle sale. Piace ricordare “Madagascar 2”, “Ember il mistero della città di luce”, “Il cosmo sul comò” (anche se quel sacerdote nel secondo episodio va un po’ per conto suo…) perché sono spettacoli distensivi per tutti, oppure “Il giardino dei limoni”, occasione per riflessioni importanti. E merita segnalazione anche un titolo appena uscito nei cinema: “La Duchessa”, diretto da Saul Dibb.

È infatti la conferma che la storia inglese, nel ruotare da secoli intorno ad una stessa istituzione, la monarchia, ha potuto creare un «unicum» drammatico con all’interno infinite e sempre suggestive variazioni. Qui siamo ad Althorp nel 1774. Lady Spencer annuncia alla figlia diciassettenne Georgiana che ben presto diventerà la duchessa del Devonshire, con un apposito accordo matrimoniale. La ragazza esulta ma in seguito avrà i suoi grossi problemi da risolvere. La ricerca di equilibrio tra vita pubblica e privata diventa centrale e mai banale.

Va detto che Georgiana Spencer è personaggio reale, nata nel 1757, e su di lei è stato scritto un libro, base del copione. Coinvolge in lei la forza dei sentimenti che il regista descrive con bella, nitida intensità.

29 dicembre 2008

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