La dedicazione della parrocchia di San Giovanni Battista de La Salle
Sabato 12 la celebrazione con il cardinale Vallini. Completata la chiesa progettata dall’architetto Giuseppe Spina. Festa nella comunità del Torrino Nord, guidata da don Giampaolo Perugini di Claudio Tanturri
«Un complesso ampio e luminoso, estremamente armonico e funzionale, con ben quattordici aule per le attività pastorali e un salone parrocchiale di quasi quaranta metri quadrati». Il vescovo Ernesto Mandara, direttore dell’Ufficio diocesano per l’edilizia di culto, è molto contento della nuova struttura parrocchiale di San Giovanni Battista de La Salle al Torrino Nord. «Soprattutto perché – spiega – malgrado le tante difficoltà incontrate siamo riusciti a ultimarla in poco più di due anni». Sabato 12, alla vigilia della Giornata di sensibilizzazione per le nuove chiese, il cardinale vicario Agostino Vallini presiederà la celebrazione di dedicazione alle 16.30. «Abbiamo anticipato i tempi della consacrazione – sottolinea monsignor Mandara – anche se mancano ancora diversi particolari».
Tra tutti la grande vetrata absidale e il completamento della cappella feriale. «Ma poiché le attività pastorali della parrocchia procedevano con enormi disagi abbiamo pensato che era importante prima di tutto mettere il complesso a disposizione dei circa 14mila abitanti della zona». Per capire l’entità di questi «disagi» basti pensare che, dall’apertura del cantiere, i bambini frequentano il catechismo nelle aule della scuola statale “Orsa Maggiore”, messe a disposizione dal dirigente scolastico, e le liturgie vengono celebrate in un garage.
I primi a essere entusiasti del progetto sono quindi i fedeli della giovane comunità, come conferma il parroco don Giampaolo Perugini che, succeduto da settembre a don Ilija Perleta, racconta: «Hanno visto crescere giorno per giorno l’edificio in questi due anni. E hanno seguito l’avanzamento dei lavori anche scattando fotografie dai palazzi circostanti la parrocchia». Adesso con quelle istantanee il parroco vorrebbe allestire una mostra. «Per non parlare poi dell’autotassazione – aggiunge il sacerdote – a cui si sono sottoposte trecento famiglie del nostro territorio». «Parte di quelle donazioni – spiega monsignor Mandara – è stata utilizzata per l’acquisto degli arredi liturgici, curati con molta attenzione dai laboratori “Domus Dei”».
A impreziosire la chiesa, progettata dall’architetto Giuseppe Spina, c’è pure un grande dipinto con San Giovanni Battista de La Salle tra i bambini. È stato realizzato nel 1960 da Mario Caffaro Rore attraverso la tecnica di pittura mista a olio e tempera su muro. L’imponente opera, che sviluppa una superficie di circa 65 metri quadrati, è stata installata sulla parete semicircolare del presbiterio dal restauratore Luca Pantone. A donarla alla parrocchia la congregazione dei Fratelli delle Scuole Cristiane (Lasalliani) che lo conservava in una casa di Torino.
11 dicembre 2009