«La Chiesa è viva»

La calorosa partecipazione alla celebrazione d’inizio del pontificato di Benedetto XVI di Angelo Zema

Ha lasciato il segno l’omelia pronunciata da Papa Benedetto XVI domenica scorsa sul sagrato della basilica Vaticana. La prima omelia del suo pontificato in una celebrazione eucaristica, risuonata in piazza San Pietro, sui maxischermi allestiti in diverse piazze della città, nelle radio e nelle televisioni. Ma soprattutto nei cuori di centinaia di migliaia di persone. Accolta con tanto entusiasmo da suscitare ben 35 applausi ed essere seguita da un altro applauso durato due minuti.

Il calore, l’affetto della gente per il Santo Padre, una risposta eloquente a quanto Papa Ratzinger aveva detto nell’omelia, «non devo portare da solo ciò che in realtà non potrei mai portare da solo. La vostra preghiera, cari amici, la vostra indulgenza, il vostro amore, la vostra fede e la vostra speranza mi accompagnano». Ricordando il suo predecessore, è andato con il pensiero alla «meravigliosa esperienza» vissuta nei giorni della malattia e della morte di Giovanni Paolo II, dell’omaggio della gente, dei funerali. Testimonianza che «la Chiesa è viva, è giovane, porta in sé il futuro del mondo e perciò mostra anche a ciascuno di noi la via verso il futuro. In tutti questi giorni abbiamo anche potuto, in un senso profondo, toccare il Risorto».

Nell’omelia il Pontefice ha illustrato il significato dei segni con cui viene rappresentata liturgicamente l’assunzione del ministero petrino, il Pallio («immagine del giogo di Cristo, dice innanzitutto che tutti noi siamo portati da Cristo») e l’«anello del pescatore», in riferimento all’apostolo Pietro e all’impegno nell’annuncio del Vangelo. Il Papa ha chiesto a tutti di pregare per lui, «perché io impari sempre più ad amare il Signore, il suo gregge, voi, la Santa Chiesa, perché il Signore ci porti e noi impariamo a portarci gli uni gli altri». Sottolineato l’auspicio per l’unità dei cristiani, con il convinto impegno a perseguirla. «Fa’ che siamo un solo pastore ed un solo gregge! Non permettere che la tua rete si strappi ed aiutaci ad essere servitori dell’unità». Ai giovani il pensiero finale, nel ricordo della celebre frase di Giovanni Paolo II, «Non abbiate paura, aprite le porte a Cristo», ribadita con forza da Benedetto XVI: «Spalancate le porte a Cristo e troverete la vera vita».

Al termine della celebrazione, Benedetto XVI ha voluto salutare le decine di migliaia di fedeli presenti in piazza San Pietro, attraversandola a bordo di un’auto scoperta. In basilica ha incontrato i rappresentanti di decine di nazioni.

1° maggio 2005

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